MONTE DI PROCIDA – Doveva scendere le scale di casa con le mani e i piedi legati con nastri di scotch da imballaggio. Era questa la “missione” della folle challenge organizzata da un gruppo di ragazzini in una villetta di Cappella e finita nel sangue. Il dramma si è consumato poco dopo le 22 quando il gruppo di amici, dal pianerottolo della villetta, ha dato vita alla sfida. Ad avere la peggio è stato un ragazzino di 14 anni – originario di Monte di Procida – finito in coma dopo aver battuto violentemente la testa a terra.
LA VICENDA – I protagonisti sono tutti minorenni, ragazzini tra i dodici e quindici anni che stavano trascorrendo il sabato sera tra giochi e sfide. Ad un certo punto, sul pianerottolo di casa, il 14enne viene ricoperto con lo scotch alle mani e ai piedi. Tutti sono con gli smartphone in mano, pronti a riprendere la scena. Inizia a scendere i primi scalini, poi perde l’equilibrio, cade e batte violentemente la testa a terra. La scena è terribile: il giovane è disteso sugli scalini, legato e privo di sensi. Gli amici stentano a credere a quello che sta accadendo. In un attimo un gioco tra adolescenti rischia di trasformarsi in una tragedia. Qualcuno prende un coltellino e cerca di liberare mani e piedi, taglia a fatica lo scotch.
L’INTERVENTO – I ragazzi, spaventati, chiedono aiuto ai genitori dell’amico che li aveva ospitati in casa. Il ferito viene trasferito in “codice rosso” presso l’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli dove, nella notte tra sabato e domenica, viene sottoposto a un delicato intervento chirurgico a seguito di un trauma cranico con emorragia provocato dalla forte caduta. Attualmente è ricoverato nel reparto di rianimazione ma non è in pericolo di vita. Nella mattinata di ieri è riuscito a raccontare i fatti ai carabinieri della Compagnia di Pozzuoli che hanno ricostruito quanto è accaduto tra le 22 e le 23 di sabato sera in quella villetta di Cappella. Visionati gli smartphone e i video, è stata esclusa categoricamente l’ipotesi che alla base del folle gioco e del ferimento del giovane ci sia stato un atto di bullismo. Gli atti – come da prassi – sono stati trasmessi al Tribunale dei Minori di Napoli.