POZZUOLI – Non si placa lo stato di tensione e lo scontro tra una parte del comando di Polizia Municipale, il sindaco e la comandante. Dopo i “fatti” di Natale che portarono Manzoni a precettare gli agenti con un’ordinanza poi impugnata dai lavoratori e finita sul tavolo del Prefetto di Napoli, arriva nuova benzina sul fuoco a rendere incandescente il clima nel comando di via Luciano. Si tratta di un documento a firma della Cgil con il quale si annuncia un nuovo stato di agitazione qualora non venissero accolte quattro richieste ritenute fondamentali per la “tutela del benessere psicofisico” degli agenti della Polizia Municipale di Pozzuoli “messo a dura prova da un modello di organizzazione del lavoro non realizzabile con l’insufficiente numero di unità disponibili, nonché da un sistema di turnazione caratterizzato da troppe fasce orarie”. Richieste che arrivano “alla luce degli ultimi incontri tenuti in data 21 gennaio e 4 febbraio che – a detta della Cgil – non hanno purtroppo prodotto reali soluzioni ai “problemi atavici” sofferti dal personale della Polizia Locale”.
LE RICHIESTE – Attraverso il documento inviato al sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni e alla comandante Silvia Mignone, il sindacato di categoria a nome dei vigili chiede: la sospensione della turnazione in h 24 e dei turni oltre la mezzanotte, facendo salvo l’istituto della reperibilità per gli eventi calamitosi; il ripristino del riposo domenicale in ottemperanza all’Accordo stralcio firmato; la revoca immediata della disposizione sul recupero turno in casa di malattia, peraltro nemmeno attuata in modalità equa e non discriminante tra i lavoratori; il rispetto di tutti i diritti riconosciuti al personale dalla vigente normativa legislativa e contrattuale.
LO STATO DI AGITAZIONE – “Quanto richiesto, ormai da tempo, non è più procrastinabile a causa di un costante aumento dello stress lavorativo, legato ad un prolungato sovraccarico di lavoro, alla riduzione dei periodi di riposo, alla contrazione della possibilità di richiedere licenze e permessi, alla mancanza di garanzie di sicurezza per gli operatori ed alla assenza di protocolli territoriali interforze. – denuncia la Cgil – I motivi di cui sopra costituiscono la parte rilevante ed irrisolta dei problemi del Corpo di Polizia Municipale alimentando tensioni sfociate poi nello Stato di agitazione, proclamato anche a seguito di una ordinanza contingibile e urgente emessa dal Sindaco nel periodo natalizio, proprio per sopperire ad una mancata organizzazione e pianificazione degli eventi programmati. Tutto ciò si è verificato nonostante l’assunzione di agenti stagionali, che però a dire dello stesso Sindaco si è rivelata disfunzionale (quindi ci auguriamo che anche questo non si ripeta poiché inidoneo per un territorio che richiede formazione adeguata e forti motivazioni). Dopo gli eventi di dicembre, non progettati né tantomeno adeguatamente incentivati, i tavoli tecnici hanno prodotto solo richieste di proroga. Nel contempo la Polizia Municipale ha continuato e continua a lavorare con ritmi e turnazioni estremamente gravosi, senza vedere alcuna soluzione. In assenza di tempestivo e concreto riscontro alle citate richieste entro una settimana, non potrà che riattivarsi lo Stato di agitazione e richiedere l’intervento di tutte le Istituzioni poste a tutela dei diritti violati”.