GIUGLIANO – Patatine e pepite di pollo fritte, snack in busta, panini da fast-food, cibi ultra processati. C’è però qualcosa che può essere maggiormente definito junk-food (cibo spazzatura). Gli ortaggi, la frutta, la verdura coltivati e raccolti in quei terreni divenuti da tempo discariche abusive a cielo aperto. Cibi che dalla spazzatura traggono il nutrimento per arrivare sulle nostre tavole carichi di veleni. Come succede nell’area agricola di Giugliano in Campania come è stato documentato da un cittadino che si è rivolto al deputato di allena Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli: “Alcune campagne di Giugliano sono ridotte a discariche. Nonostante l’invito del prefetto a rimuovere subito i rifiuti, il comune di Giugliano sembra inerme. Abbiamo raggiunto il picco del degrado. Ma si può vivere così e avvelenare terra, acqua, aria e cibo?!?”

L’APPELLO – Secchi di vernici e solventi, carcasse incendiante di auto, parti di motore e carrozzeria, rottami di elettrodomestici, sacchi di spazzatura turbano spazio a verde, natura e colture. “Invitiamo l’amministrazione comunale ad intervenire con urgenza bonificando l’area ma anche a mettere in campo misure preventive contro lo sversamento illecito di rifiuti. Invito esteso anche a tutte le istituzioni locali, regionali e nazionali puntando soprattutto sulla fortificazione giudiziaria dando ai magistrati le giuste armi per debellare un fenomeno tragico e che provoca danni sempre più gravi all’ambiente e alla popolazione. La questione è ancora più allarmante di quanto si pensi. Quel che si vede in superficie è un’inezia rispetto a quello che è sommerso. Letteralmente.” – queste le parole di Borrelli.



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