POZZUOLI – Sono 612 i terremoti registrati nell’area dei Campi Flegrei nel mese di giugno. L’evento più energico ha presentato una magnitudo massima di 3.7. Di questi, 561 eventi – ossia il 91.7% del totale – hanno avuto una magnitudo minore di 1.0 o non determinabile a causa della bassa ampiezza del segnale non chiaramente distinguibile dal rumore di fondo; 43 eventi – il 7% del totale – hanno avuto una magnitudo compresa tra 1.0 e 1.9; 4 eventi – lo 0.65% del totale – hanno avuto una magnitudo compresa tra 2.0 e 2.9 e 4 eventi – lo 0.65 % del totale – hanno avuto una magnitudo ≥3.0. In totale sono stati localizzati 493 eventi (circa l’ 81% di quelli registrati), ubicati prevalentemente tra Pozzuoli, Agnano, l’area Solfatara-Pisciarelli, Bagnoli e nel Golfo di Pozzuoli, con profondità concentrate nei primi 3 km e profondità massima di circa 4 km. A rivelarlo è l’ultimo bollettino mensile dell’Osservatorio Vesuviano.
IL SOLLEVAMENTO DEL SUOLO – Dal report si evince anche che dalla metà di aprile 2024 il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è di circa 20±3 mm/mese alla stazione GNSS di Rione Terra (RITE). Il sollevamento registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 129 centimetri da novembre 2005, di cui circa 10.5 centimetri da gennaio 2024. I parametri geochimici confermano inoltre i trend pluriennali di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale. Il flusso di CO2 dal suolo nell’area della Solfatara si conferma essere elevato, stimato in circa 5000 t/d, valori comparabili a quelli che si ritrovano nel plume di vulcani attivi a degassamento persistente.