POZZUOLI – Sono 668 i terremoti registrati a luglio nell’area dei Campi Flegrei. Il sisma più energico ha presentato una magnitudo pari a 4.0. Di questi eventi, 612 (il 92% del totale) hanno avuto una magnitudo minore di 1.0 o non determinabile a causa della bassa ampiezza del segnale non chiaramente distinguibile dal rumore di fondo; 45 eventi (il 7% del totale)  hanno avuto una magnitudo compresa tra 1.0 e 1.9; 8 eventi (l’1.20% del totale)  hanno avuto una magnitudo compresa tra 2.0 e 2.9; 2 eventi (lo 0.30% del totale)  hanno avuto una magnitudo compresa tra 3.0 e 3.9 e un evento (lo 0.15 % del totale) ha avuto una magnitudo ≥4.0. In totale i sismografi dell’Osservatorio Vesuviano hanno localizzato 422 eventi (circa il 63% di quelli registrati), ubicati prevalentemente tra Pozzuoli, Agnano, l’area Solfatara-Pisciarelli, Bagnoli e nel Golfo di Pozzuoli, con profondità concentrate nei primi 3 km e profondità massima di circa 4.8 km.

IL SUOLO – Secondo l’ultimo bollettino dell’INGV, dalla metà di aprile 2024, il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è di circa 20±3 mm/mese alla stazione GNSS di Rione Terra (RITE). Il sollevamento registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 131 centimetri da novembre 2005, di cui circa 13 centimetri da gennaio 2024. I valori massimi di temperatura superficiale della serie temporale IR nelle aree di Pisciarelli e Solfatara mostrano andamenti stabili. I parametri geochimici confermano, invece, i trend pluriennali di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale. Il flusso di CO2 dal suolo nell’area della Solfatara si conferma essere elevato, stimato in circa 5000 t/d, valori comparabili a quelli che si ritrovano nel plume di vulcani attivi a degassamento persistente.



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