POZZUOLI – Sulla chiusura del carcere femminile di Pozzuoli e sul conseguente stop al progetto “Le Lazzerelle” attraverso il quale le detenute avevano avviato un’attività di produzione del caffè, è intervenuta la senatrice del Pd Valeria Valente «Non può chiudere, non deve chiudere. L’esperienza della coop “Le Lazzarelle”, nata nel 2010 all’interno del carcere femminile di Pozzuoli, rende concreto il principio della funzione rieducativa della pena, e rappresenta un positivo modello nazionale, tanto da essere stata premiata dal presidente della Repubblica. A seguito dell’ultimo -e più violento- sciame sismico del 20 maggio, – ha detto la Valente – le detenute del carcere di Pozzuoli sono state trasferite in altri istituti della Campania per ragioni di sicurezza poiché la struttura è stata compromessa dai ripetuti episodi sismici. Condizione che ha di fatto imposto l’interruzione della attività di produzione del caffè delle Lazzarelle. Chiusa la torrefazione realizzata dentro l’istituto, resta l’attività del Bistrot all’interno della Galleria Principe di Napoli. Proprio perché credo molto in questo progetto, faccio appello a tutte le istituzioni, e in particolare al ministero della Giustizia, perchè si possa arrivare, quanto prima, alla realizzazione di una soluzione alternativa – che è stata per altro già individuata- affinchè la torrefazione delle Lazzarelle prosegua il suo prezioso impegno.»

 



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