A Bacoli nella giornata di mercoledì si è scesi in strada per manifestare contro la chiusura delle attività di parcheggio a Miliscola e Miseno. Protagoniste le associazioni Federbalneari e Alba Flegrea, in sostegno della categoria lavorativa.
Il lungo periodo di chiusura, come riportato in una nota, sta causando un grave danno economico all’intero comparto turistico e commerciale di Bacoli.
Scrivono le due associazioni: “La manifestazione ha voluto rappresentare un segnale forte e chiaro di come tutta la popolazione si auspichi un dialogo costruttivo con l’istituzione locale. Al fine di individuare soluzioni sostenibili che tengano conto delle esigenze di tutti gli attori coinvolti”.
Il presidente di Alba Flegrea e Federbalneari Campania, l’avvocato Gaetano Giordano, dichiara: “La chiusura dei parcheggi sta paralizzando le nostre attività. Il tutto in un periodo in cui bisognerebbe parlare di ripartenza del turismo. Invece, si assiste ad un blocco totale di tutto l’apparato. I bagnanti, i proprietari delle barche ormeggiate nei porti di Miseno e di Baia, i clienti dei ristoranti e finanche i residenti, faticano a raggiungere le nostre strutture, con conseguenze disastrose per l’economia locale e per l’occupazione. Chiediamo con forza all’Amministrazione comunale di trovare una soluzione immediata e di riaprire al più presto le attività di parcheggio”.
Continua: “Bisogna fare chiarezza: l’Amministrazione non può utilizzare dichiarazioni come quelle dei giorni scorsi. Il mancato pagamento di tributi o la presenza di abusi commessi da alcuni non può determinare la chiusura delle attività di molti. Seppure vi fossero imprenditori che non rispettano le regole, non vuol dire che a pagarne le conseguenze debba essere l’intero comparto turistico. Inoltre, se c’è uno stabilimento balneare che non consente l’accesso all’arenile di un disabile, bisogna identificarlo, procedere secondo la legge, senza necessità di pubblicare post che colpiscono indiscriminatamente un intero comparto. Ciò può solo confondere il cittadino e creare astio sociale con conseguente sfogatoio per i leoni da tastiera”.
Conclude il Presidente: “Bisogna ritornare alla normalità, utilizzare una comunicazione istituzionale che sia chiara, che identifichi i singoli responsabili, e non definire categorie indiscriminate di soggetti come delinquenti, prenditori, evasori, abusivi, ecc., per poi mettere tutto a tacere solo dopo che si è conclusa la fase di clamore mediatico. Bisogna risolvere i problemi che affliggono la collettività e non ci si può perdere in mille peripezie mediatiche”.
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