BACOLI – Lo scorso 23 luglio si è tenuto il secondo consiglio comunale del Josi Della Ragione bis. All’0rdine del giorno c’era l’assestamento di bilancio per il triennio 2024-2026 e la salvaguardia degli equilibri di bilancio del 2024. Il punto che ha avuto più attenzione dall’intera assise comunale è stato sicuramente quello inerente “la salvaguardia degli equilibri di bilancio del 2024” per l’esame ed il riconoscimento di un debito fuori bilancio. Infatti il Comune di Bacoli è uscito sconfitto da una controversia legale con la ditta che ha eseguito i lavori del parcheggio “Green Park” del Fusaro, nei pressi della Casina Vanvitelliana. Infatti la società esecutrice dei lavori aveva citato in sede civile il Comune di Bacoli per il mancato pagamento della seconda tranche di 350mila euro ( il parcheggio è costato 700mila euro grazie a dei fondi regionali). Non solo il Comune ha dovuto pagare la seconda rata, ma si è esposto per ulteriori 88 mila euro, di cui 8 mila euro di spese legali per l’avvocato di controparte e 80 mila euro di interessi passivi che, grazie, ad una transazione, si sono ridotti del 50%. Dunque un’esposizione fuori bilancio di 48 mila euro che, a seguito, di una probabile segnalazione alla Corte dei Conti da parte delle minoranze consiliari e revisori contabili potrebbe rappresentare un serio rischio patrimoniale e personale per amministratori e funzionari.

LA SMENTITA – L’apoteosi della serata consiliare è stato quando, però, ha preso la parola il neo assessore al bilancio Giovanni Merone che, durante il suo primo intervento da componente di Giunta Comunale, ha di fatto smentito il sindaco sulle percentuali alte di riscossione tributi. Il neo assessore ha infatti affermato che «la riscossione dei tributi comunali al 60% è veramente molto bassa e che si deve fare molto di più». Il ragioniere Merone, praticamente, in pochi secondi ha smentito anni ed anni di post su Facebook da parte del sindaco nei quali venivano decantate le abili attività di riscossione rispetto ai suoi predecessori, ma soprattutto grazie alla sua attività repressiva ( ha in mano sicuramente strumenti legislativi più efficaci rispetto a chi l’ha preceduto) molti imprenditori evasori erano ritornati a pagare. Evidentemente così non è stato. Tant’è che lo stesso sindaco, durante l’assise comunale, ha dovuto ammettere il problema, augurandosi «di poter arrivare alla stessa percentuale di affluenza delle ultime elezioni, ovvero il 70%». 

 



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