BACOLI – Sta diventando un caso letterario, a metà strada tra il grottesco e un libro di Fantozzi, il profilo social del sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione. Sull’onda dei mille e 500 fedelissimi che qualsiasi cosa pubblichi, gliela perdonano, non si fa mai sfuggire l’occasione. Le ultime due sono favolose: si pavoneggia, con la sua platea per il grande incarico nel direttivo dell’Anci della Campania. Invoca, per se stesso, i fuochi d’artificio, i bengala del giorno dello scudetto e pure il ciuccio da portare in trionfo come nel giorno del tricolore del 1987. C’è un punto. Vero che è stato eletto, ma assieme a lui con Carlo Marino presidente dell’Anci Campania, sindaco di Caserta, la bellezza di 56 (dicasi cinquantasei) altri amministratori. Compresi Peppe Pugliese, che a Monte di Procida è un consigliere comunale e Antonio Sabino che è il sindaco di Quarto.

SOBRIETA’ – Che non hanno sparato tutti questi proclami alla nazione, proprio per evitare di cadere nel ridicolo. Tra i 56 (dicasi cinquantasei) ci sono tra gli altri il sindaco di Ceraso, quello di Montoro, Olevano sul Tusciano, Bonito, Andretta…e via dicendo. Quello che non ha raccontato ai suoi fedayn di Facebook, piazza adorante, è il suo totale flop quando ha provato a rientrare tra i 28 delegati che parteciperanno all’Assemblea congressuale di Torino per eleggere il nuovo Presidente nazionale di Anci. Ecco, lui non c’è. La sua (auto) candidatura è stata bocciata e lui neppure l’ha presa assai bene. Anzi l’ha presa male. Perché ci sono Pirozzi, sindaco di Giugliano e Manzoni, sindaco di Pozzuoli. E non lui. Rispedito nel suo enclave dove ogni fischio viene vissuto come applauso.

LA RIBALTA – Il secondo post è altrettanto sublime: quasi attira su di sé cataclismi e le ire del suo dio. Perché, postando il suo intervento a Rete4, ha parlato dei “suoi sfollati” dei “suo danni per il bradisismo” del “bonus Campi Flegrei necessario per la messa in sicurezza”. Ecco, ha dimenticato, nel lasciarsi trascinare del vortice delle luce della ribalta, che fino ad adesso – roba che dovrebbe ringraziare il cielo con la faccia a terra – Bacoli ha qualche sfollato (poche unità) ed edifici pericolanti che si contano sulle dita di una mano (meno male diremmo) e che non si sa perché vivendo al margine dell’epicentro (sarebbe una fortuna per tutti, tranne che per lui) farebbe bene a evitare di salire sul pulpito a parlare a nome di una cittadinanza, la sua bellissima realtà, che è distante dalle ansie vere di Agnano, via Napoli, Bagnoli, il Rione Solfatara. Il ridicolo è a un passo.



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