POZZUOLI – La Regione Umbria risponde alla richiesta del Dipartimento nazionale di Protezione civile ed è subito pronta a inviare propri tecnici abilitati in Campania per contribuire alle verifiche di agibilità negli edifici danneggiati a seguito dei ripetuti eventi sismici registrati nei giorni scorsi nella zona dei Campi Flegrei.  A partire da oggi tre squadre di verificatori della Regione Umbria saranno a Pozzuoli, in provincia di Napoli, dove gli effetti del bradisismo e dello sciame sismico si sono fatti maggiormente sentire e vanno verificati, con la compilazione delle schede AEDES, circa 500 fabbricati. Vi resteranno fino al completamento dei sopralluoghi, con il coordinamento del COC (Centro operativo comunale) della città campana. Il Dipartimento di Protezione civile, dopo che la Regione Campania aveva manifestato la necessità di procedere al più presto alle verifiche di agibilità degli immobili, sabato scorso aveva interpellato le Regioni per acquisire la disponibilità ad inviare tecnici per i controlli.

L’APPELLO – Immediata è stata la risposta, con la messa a disposizione di squadre per circa 10 giorni, facendosi carico anche dei relativi costi di missione, nello spirito di massima collaborazione che da sempre contraddistingue la Protezione Civile nazionale e questa Regione. È infatti importante avere contezza nel più breve tempo possibile di quante saranno le persone da assistere per inagibilità delle loro abitazioni e di quanti invece potranno fare ritorno nelle proprie case, per organizzare nella maniera ottimale l’assistenza alla popolazione. L’Umbria, che rappresenta un modello per la capacità di intervento post sisma, ha risposto prontamente all’appello e si è messa a disposizione per essere di aiuto così da accelerare i tempi delle verifiche degli immobili a Pozzuoli. «La Regione Umbria – rende noto l’Assessore alla Protezione civile – sta inoltre organizzandosi per intervenire in caso di emergenza nell’accogliere, pro quota con la Regione Marche, i cittadini del Comune di Bacoli, nel caso in cui dovesse verificarsi la necessità di trasferimento in massa».



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