In una lunga lettera inviata al Ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, ai Co-Portavoce di Europa Verde a livello nazionale e regionale, all’amministrazione comunale di Pozzuoli e alla popolazione puteolana, i rappresentati cittadini di Europa Verde nelle figure dei Co-Portavoce, Vicente Carlos Migliucci e Fabiana Pafundi, dei componenti del Direttivo, dei Consiglieri Comunali, Gennaro Andreozzi ed Enzo Pafundi e dell’Assessore al Commercio e alle Attività Produttive, Titti Zazzaro, lanciano un appello per fornire il loro supporto in merito al tema del bradisismo.

La recrudescenza del bradisismo impone l’adozione di un’azione politica decisa e comune, che tenga veramente a cuore le sorti della nostra città. Azione che il nostro Sindaco sta mettendo in campo e che Europa Verde come partito sostiene e promuove perché solo lavorando insieme a tutti i livelli amministrativi si possono produrre risultati soddisfacenti. Una classe dirigente adeguata, forte dell’esperienza accumulata nel corso dell’emergenza verificatasi nei primi anni ’80, ha il dovere di supportare la città e le sue innumerevoli esigenze, evitando gli scontri di interesse tra le diverse anime della comunità.

Negli anni ’80, in occasione di eventi sismici di minore intensità rispetto a quelli di oggi, l’intero patrimonio immobiliare cittadino subì danni notevoli che comportarono lo sgombero dell’intero Centro Storico. Oggi, con questa nuova crisi, in cui si sono registrati eventi di maggiore intensità, per fortuna i danni più gravi sono limitati a un numero inferiore di immobili, a dimostrazione che gli interventi effettuati negli anni scorsi, sebbene limitati alla sola manutenzione conservativa, hanno comunque arrecato benefici – sottolineano da Europa Verde.

In un territorio come quello puteolano, tuttavia, non è possibile limitarsi alla sola manutenzione conservativa. Occorre adottare misure più risolute ed efficaci attivando e migliorando l’annunciato decreto Campi Flegrei con un ampio contributo da parte del Governo e chiediamo a tal proposito al nostro gruppo parlamentare presieduto dall’On. Luana Zanella e del quale fa parte il nostro On. Francesco Emilio Borrelli un forte e concreto sostegno. Si devono evitare gli errori in cui sono incorse le passate amministrazioni, rimaste invischiate in un pantano di vincoli burocratici e urbanistici risalenti, in alcuni casi, addirittura all’inizio del secolo scorso.

Questi hanno impedito l’attuazione di interventi integrali di ristrutturazione edilizia, strumento imprescindibile per la reale messa in sicurezza degli edifici cittadini secondo le moderne norme antisismiche e con l’utilizzo di tecnologie e materiali più consoni e adatti alla tipologia di territorio in cui viviamo. Tenendo conto delle esperienze passate, riteniamo che oggi siano due gli obiettivi da perseguire per rigenerare il patrimonio immobiliare, adeguandolo alle esigenze del nostro territorio ed alle sue intemperanze telluriche:

Reperire i fondi ed i finanziamenti economici necessari all’esecuzione dei lavori. Chiediamo con forza al Governo l’introduzione di uno specifico “Sisma Bonus” o di un sistema simile, dedicato alle esigenze di Pozzuoli, che preveda un finanziamento anche totale delle spese sostenute per la messa in sicurezza degli edifici.
• Dotarsi di strumenti urbanistici più snelli e semplificati che consentano la realizzazione di tali lavori nel rispetto delle esigenze dei cittadini e contro ogni tipo di abuso edilizio, adottando nuove soluzioni anche radicali.
• Per consentire una vera messa in sicurezza della città, è necessario seguire due vie: da un lato, mettere in sicurezza gli edifici per il raggiungimento di almeno due classi di anti-sismicità, che diano garanzia strutturale antisismica, in un territorio soggetto, a continue e ricorrenti sollecitazioni sismiche; dall’altro, considerare l’abbattimento degli edifici più danneggiati, che rappresentano un numero esiguo rispetto a quelli da rinforzate, per poi procedere alla loro riedificazione (con le medesime superfici, gli stessi volumi e gli identici prospetti) secondo le più moderne tecnologie antisismiche.

Un primo plauso dobbiamo farlo all’amministrazione che, tra le prime iniziative emergenziali messe in campo in collaborazione con lo Stato, ha avviato le procedure per l’erogazione del Contributo di Autonoma Sistemazione. In questo modo si forniscono prime risposte concrete, ma non definitive, alle esigenze degli inquilini sgomberati, costretti a lasciare le proprie case, provando a garantire così condizioni di sistemazione più dignitose.

L’Amministrazione in queste ore sta lavorando, tra le tante altre cose, a nuovi strumenti e protocolli che possano rispondere anche alle esigenze dei proprietari degli immobili sgomberati, i quali a nostro avviso hanno diritto non soltanto ad un risarcimento delle spese che sono costretti ad affrontare per rendere nuovamente agibili gli stabili, ma anche ad un risarcimento delle perdite subite a causa dell’improvvisa “fuga” degli inquilini.

Non bisogna lasciare indietro i comparti economici fondamentali della città, come quello dei mercati, della pesca, della ristorazione, del turismo e del commercio, in genere, che creano e distribuiscono la ricchezza nella nostra comunità. Anche per loro è necessario pensare adeguate forme di sostegno che possano supportarli in un momento difficile come questo.

• Per le attività produttive ospitate all’interno degli edifici sgomberati, è necessario pensare ad una forma di contributo che consenta di spostare la stessa attività all’interno di locali adeguati ed antisismici, arrivando anche alla sospensione temporanea dei mutui legati all’attività e di tutte le tasse nazionali, regionali e comunali, come è già successo, per esempio, nelle zone alluvionate dell’Emilia-Romagna. Per gli altri esercenti e attività professionali della Città, che non hanno subito lo sgombero ma che hanno visto drasticamente ridotto il loro volume di affari, si dovrebbe pensare ad una riduzione della pressione fiscale (sospensione degli interessi sui mutui, tasse nazionali, regionali e comunali) che arrivi ad almeno il 50%, nonché ad un contributo economico mensile per riuscire a tollerare le ingenti spese continue, non più bilanciate da introiti adeguati.

Non vanno assolutamente dimenticate le fasce più deboli della cittadinanza. Ci riferiamo in particolare agli anziani e ai disabili ma non solo, che si trovano, a causa dello sgombero, dislocati nei luoghi più disparati, lontani dalla propria terra e dai propri cari. Per essi chiediamo che vengano attivati servizi sociali con forme di assistenza psicologica e materiale. E’ necessario offrire loro un supporto quotidiano, che passi attraverso l’ascolto delle loro esigenze ed un sostegno concreto, che si traduca, se necessario, nell’accompagnamento per visite mediche, nella gestione di eventuali pratiche burocratiche e di difficoltà connesse a questa situazione di emergenza estremamente disorientante.

Un monitoraggio continuo dei bisogni della cittadinanza va realizzato anche attraverso l’attivazione di sportelli di ascolto dislocati in punti strategici della città, dove registrare le varie esigenze in modo da poterle gestire nel migliore dei modi. E’ necessario che l’amministrazione faccia sentire la propria presenza e vicinanza attraverso parole di conforto e sostegno. Chiediamo, in funzione di ciò, al nostro Primo Cittadino che faccia sentire più spesso la sua voce attraverso i media, spendendo quelle parole di conforto di cui tutti noi cittadini abbiamo bisogno. Europa Verde Pozzuoli c’è ed è pronta a scendere in campo, nelle opportune sedi o nelle piazze, insieme alla nostra amministrazione per far sentire le motivazioni e per far rispettare i diritti dei puteolani“, conclude al lettera.

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