“Non vogliamo contare i morti”. Con questo slogan gli attivisti del Laboratorio Iskra, insieme ad altri movimenti cittadini, hanno occupato la sede della Municipalità Bagnoli-Fuorigrotta. “Vogliamo che venga convocato subito un consiglio monotematico sul bradisismo e sui terremoti che stanno colpendo i Campi Flegrei” spiega Umberto Martellotta di Isrka. “Nell’unico incontro pubblico che c’è stato – afferma Serena Rtail, residente e attivista – il capo della Protezione civile ha detto che se arriva un terremoto più forte i palazzi crolleranno e dovremo contare i morti. Noi non vogliamo contare i morti, vogliamo le risposte che ci hanno promesso per trent’anni. Vogliamo le vie di fuga, i ristori, i controlli ai palazzi privati. Dicono che sono partiti i controlli, qui non abbiamo visto nessuno”.
L’occupazione proseguirà, con certezza, per tutta la notte e anche nella mattinata di domani. Nel pomeriggio di oggi, invece, si è tenuta un’assemblea aperta a tutti i cittadini che, al netto delle rassicurazioni istituzionali delle ultime settimane, hanno mostrato preoccupazione e disorientamento. “Sto avendo crisi di panico” ha raccontato una donna, “Le istituzioni se ne fregano di noi, a tutti i livelli” le ha fatto eco un altro cittadino. Oltre al bradisismo, l’altro tema è la cementificazione di Bagnoli: “Ci sono divieti e zone rosse perché siamo in un’area a rischio sismico – prosegue Martellotta – Ma a pochi metri da qui c’è un progetto che parla di costruzioni, alberghi e strutture. C’è qualcosa che non va”.
Gli attivisti hanno sintetizzato le richieste in un documento. Tra le altre cose, spiccano: controlli a tappeto per edifici pubblici e privati; soluzioni alternative per gli sfollati; blocco di mutui e affitti per chi ha subito danni; punti di raccolta nell’ex base Nato; assistenza alle persone fragili; blocco della cementificazione dei Campi Flegrei.