Nel mese di marzo 2025 sono stati registrati 659 terremoti (nel mese di febbraio erano stati 1813 ndr) con magnitudo massima di 4.6, di cui 96 eventi sono avvenuti nel corso di 4 sciami sismici, localizzati principalmente tra Agnano e l’area Solfatara-Pisciarelli. Questo è quanto emerge dal consueto bollettino mensile dell’Osservatorio Vesuviano.
Il terremoto del 13 marzo, di magnitudo 4.6, è il più forte registrato negli ultimi 40 anni nell’area dei Campi Flegrei.
Di questi eventi sismici, 290 (44,01%) hanno avuto una magnitudo tra 0 ed 1.0. 58 terremoti (8,80%) hanno avuto una magnitudo compresa tra 1 e 2.0. 4 eventi sismici (0,61%) hanno avuto una magnitudo compresa tra 2.0 e 3.0, e 1 eventi sismici (0,15%) ha avuto magnitudo maggiore di 4.0.
Dalla metà di aprile ad agosto 2024 il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è stato di circa 20±3 mm/mese alla stazione GNSS di Rione Terra (RITE). Dagli inizi di agosto si registra una riduzione della velocità del sollevamento del suolo il cui valore medio è di circa 10±3 mm/mese. Tra i giorni 15 febbraio (inizio dello sciame) e 16 febbraio 2025 si è registrato un sollevamento massimo di circa 1 cm alle stazioni nella zona di massima deformazione, con valori in rapida diminuzione allontanandosi dal centro della caldera, I dati del mese successivo allo sciame sismico del 15-19 febbraio evidenziano una ripresa del sollevamento del suolo, con un valore medio di velocità mensile di circa 30±5 mm/mese.
Dopo gli eventi sismici di magnitudo 4.6 e magnitudo 3.9 si registra una diminuzione della velocità di sollevamento del suolo, con un valore medio preliminare di velocità mensile di circa 20±5 mm/mese. Tale valore è da ritenersi ancora preliminare, in attesa di ulteriori dati.
Il sollevamento totale è di circa 143 cm dal novembre 2005, inizio dell’attuale fase di unrest, e di circa 25 cm da gennaio 2024. Nel corso mese di ottobre 2024 le serie temporali delle temperature massime superficiali acquisite alla Solfatara e nell’area di Pisciarelli dalla rete permanente di telecamere IR mostrano valori fondamentalmente stabili con lievi oscillazioni.
L’area di Agnano-via Antiniana evidenzia una lieve diminuzione delle temperature superficiali massime. Le misure con termo camere mobili effettuate in diversi punti dei Campi Flegrei mostrano andamenti piuttosto stabili.
La composizione delle fumarole e i parametri monitorati indicano il perdurare dei trend pluriennali di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale. Ciò ha raggiunto un massimo nel luglio 2020. Per poi invertirsi fino ai primi mesi del 2022, quando è iniziato un nuovo trend d’aumento tuttora in corso.
Il flusso di CO2 diffuso dal suolo stimato per l’intera area della Solfatara nel mese di ottobre 2024 è pari a circa 5000 t/d. Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine. Il monitoraggio dell’area flegrea permane al livello di allerta “Giallo”.
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