POZZUOLI – Cinque auto rubate trovate e restituite ai legittimi proprietari. Sono quasi tutte Smart, rinvenute tra Monterusciello e Toiano dai poliziotti del commissariato di Pozzuoli – diretti dal vicequestore Raffaele Esposito – nell’ambito di una specifica attività di contrasto alla criminalità. Le indagini – partite in seguito alla denuncia dei proprietari – mirano a risalire all’identità di eventuali mandanti ed esecutori dei furti. Le auto, dopo il furto, solitamente vengono smantellate e vendute a pezzi oppure diventano oggetto del classico “cavallo di ritorno”, un’estorsione ai danni del proprietario costretto a pagare per riavere il proprio veicolo.

IL GRUPPO – Un business gestito da bande di ladri che spesso si muovono per conto dei clan. Per arginarlo, insieme alle forze dell’ordine, si sono mossi anche i cittadini. In particolare su Facebook da mesi è attivo il gruppo “Auto rubate Pozzuoli e dintorni”, realizzato da un 30enne puteolano anch’egli vittima dei ladri che nei mesi scorsi gli hanno portato via una Peugeot 208 che aveva parcheggiato nei pressi della sua abitazione, nel centro storico della città. Sulla pagina c’è una carrellata di automobili corredata da foto, numeri di targa e dettagli. Ci sono il giorno, il luogo, l’orario del furto e le tracce lasciate dai navigatori, fino all’ultimo segnale della geolocalizzazione prima della schermatura del GPS. Informazioni e foto messe in rete per essere incrociate tra loro con l’obiettivo di risalire alla propria vettura rubata. All’iniziativa finora hanno aderito 900 persone.



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