Non solo allerta gialla, arancione, rossa, ma vie di mezzo con le relative conseguenze in termini di azioni per l’incolumità della popolazione coinvolta. Il capo del dipartimento nazionale della Protezione civile Fabio Ciciliano, parlando a Rainews24, annuncia che si sta pensando ad una possibile variazione la scala del sistema di allerta per rischio vulcanico dei Campi Flegrei con l’introduzione di nuovi livelli e dunque nuovi colori.

“In queste ore si sta riunendo la Commissione grandi rischi che è lo strumento tecnico nelle mani del dipartimento della Protezione civile per fare in modo che le decisioni scientifiche poi possano essere tradotte in azioni di pianificazione e gestione dell’emergenza. L’idea da parte degli scienziati è di capire se è sufficiente avere questo sistema di allerta, legati al rischio vulcanico e non relativi al rischio sismico o bradisismico che sono eventi non prevedibili, per registrare un fenomeno che si è accelerato in quest’ultimo anno/anno e mezzo e capire se, dunque, è necessario introdurre degli step successivi oppure no”, ha spiegato Ciciliano. 

“Lontanissimi dal passaggio all’allerta arancione”

“In questo momento siamo ben lontani, lontanissimi, da un passaggio all’allerta arancione. E’ evidente, però, che l’attività sismica e l’attività, soprattutto vulcanica, che è presente con i suoi fenomeni di effetti secondari, sono lievemente maggiori rispetto a quello che poteva essere registrato fino a qualche anno fa. Per questo motivo potrebbe essere introdotto un criterio di nuova ‘colorazione’, pur nella consapevolezza che in questo momento non è assolutamente pensabile un passaggio all’arancione”, ha concluso il capo della Protezione civile.  



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