Fra gli interventi previsti dal provvedimento sui Campi Flegrei “c’è quello della valutazione della vulnerabilità degli edifici pubblici e privati: 100 tecnici lavorano divisi in squadre, quattromila edifici sono stati esaminati, 1250 risultano a elevato rischio sismico. La parte rimanente viene considerata a medio rischio sismico”. A evidenziare i dati è il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, in audizione in commissione Ambiente alla Camera sull’evoluzione del fenomeno bradisismico e del rischio sismico nel territorio dei Campi Flegrei.
“Il provvedimento sui Campi Flegrei prevede un piano di allontanamento ma l’assetto urbanistico non è sempre compatibile con una sana ed efficace strategia di allontanamento”. Il ministro evidenzia come il fenomeno bradisismico “è caratterizzato da uno sciame sismico che si ripete da mesi. Potrebbe durare anni, potrebbe esaurirsi senza alcuna evoluzione, potrebbe evolvere”.
“La decisione del governo è quella di inserire nel prossimo provvedimento il divieto assoluto ad ogni altra realizzazione di cubatura per edifici abitativi nell’area. Del resto non si può elaborare un piano di evacuazione e dall’altro lato un piano di insediamento e sviluppo urbanistico”. Per il ministro “è già stato un crimine aver consentito in quell’area negli ultimi 70 anni l’insediamento di oltre 80 mila persone”.
Io credo di poter dire che nello spazio di un paio di settimane il Governo sarà nelle condizioni di poter varare il secondo provvedimento e quindi passare dalla fase ricognitiva alla fase degli interventi, partendo sia dalle infrastrutture pubbliche che dalle unità abitative private”.