POZZUOLI«Con una scossa di quinto grado cadono i palazzi e conto i morti. Funziona così. Questa è la cosa che si fa normalmente nelle attività di Protezione Civile». La dichiarazione-choc del capo della Protezione civile nazionale, Fabio Ciciliano, arrivata in risposta a un cittadino che aveva chiesto cosa accadrebbe in caso di scossa di magnitudo 5.0 a Pozzuoli. Parole che non hanno gradito i cittadini che hanno protestato contro Ciciliano durante l’incontro tenutosi ieri al centro di Protezione Civile di Monterusciello a cui hanno partecipato i sindaci di Pozzuoli, Quarto, Bacoli, Monte di Procida e Napoli; il Prefetto di Napoli Michele Di Bari, il direttore dell’Osservatorio vesuviano Pietro De Vito. Dentro e fuori la sala centinaia di cittadini. Non sono mancati momenti di tensione. Per il Prefetto Michele Di Bari: «I cittadini devono capire che c’è uno sforzo collettivo che si sta facendo, anche se può darsi che sia considerato insufficiente ed insoddisfacente. Io prego il sindaco di Pozzuoli di prendere tutti coloro che hanno formulato domande e di fornire una risposta più appropriata. Per me stasera non sono arrivate soluzioni e su molti argomenti non si sarebbero potute trovare».

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