Il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, al termine del Consiglio dei ministri, ha parlato delle misure in arrivo sui Campi Flegrei. “La gestione degli interventi per i Campi Flegrei non può essere affidata alla Regione, ai Comuni o al Dipartimento, ma sarà affidata ad un commissario straordinario che sarà nominato con decreto, su mia proposta, entro 15 giorni. Le persone costrette a lasciare la casa nell’area usufruiscono di un contribuito da 400 a 900 euro a persona al mese, suscettibili di integrazione”. Niente denaro pubblico però per chi vive in abitazioni abusive o ha seconde case nei Campi Flegrei: “Il governo – ha sottolineato Musumeci – non intende tirare fuori un solo quattrino per le case abusive o le seconde case. Lo ribadisco per evitare di alimentare facili attese. Col decreto poi scatta il divieto di realizzare nuove abitazioni per civili, esclusi stabilimenti, opifici e luoghi di lavoro”.
Le accuse di Musumeci
Il ministro punta poi l’indice contro coloro che non avrebbero vigilato nell’area: “Nei comuni abusivismo diffuso, non hanno vigilato. In città come Napoli, Pozzuoli e Bacoli lo sviluppo urbanistico appare sempre più irragionevole, caotico e non si è mai tenuto conto degli incombenti pericoli di quella area. Esistono gravi carenze nei piani comunali di prevenzione e di Protezione civile. Stiamo verificando l’attività che è stata svolta e che rimane da svolgere, dal Presidente della Regione pro tempore, nella qualità di commissario nominato per le infrastrutture a seguito del grave evento bradisismico all’inizio degli anni Ottanta”. prosegue.
Esercitazioni
Contro il bradisismo sono in programma per il 25 e 26 giugno due esercitazioni della protezione civile “per verificare le procedure operative definite dal Piano speditivo di emergenza per l’area interessata dal bradisismo”. Anche in questo caso però c’è una critica da parte di Musumeci: “Le esercitazioni stanno subendo una lenta marcia perché le si ritiene incompatibili con la presenza dei turisti nella vigenza della stagione di maggiore traffico, e questo è una grave scelta perché le due cose devono essere rese compatibili. La presenza della stagione turistica non può prescindere da essenziali iniziativa di prevenzione non strutturale e strutturale richiamata espressamente dalla Commissione grandi rischi, questo va sottolineato”.