POZZUOLI – «Salma sconosciuta». È ancora senza nome il corpo dell’uomo trovato nel tardo pomeriggio di domenica nel mare di Pozzuoli, in località “Monachelle”. Per l’intera giornata di oggi i poliziotti che indagano sul caso hanno scandagliato gli elenchi delle persone scomparse alla ricerca di informazioni da comparare con gli indizi emersi dalla visione della salma. Su tutti ci sono due tatuaggi: un’aquila disegnata ad altezza inguine sinistro e una sorta di fascia tatuata sul polso. Insieme, ovviamente, alle caratteristiche fisiche: carnagione chiara, età tra i 25 e i 30 anni e altezza di circa 1.80 metri. L’unica certezza, al momento, sembra essere rappresentata dalle cause del decesso che, stando alla prima ispezione cadaverica esterna effettuato dal medico legale, sarebbe da ricondurre ad un annegamento avvenuto almeno 4-5 ore prima del ritrovamento.

LA PISTA – Nella mattinata di lunedì intanto si era temuto che il corpo senza vita trovato nelle acque flegree potesse essere di un imprenditore di 31 anni scomparso da circa dieci giorni dalla città di Isernia. Fortunatamente, però, i riscontri hanno dato esito negativo proprio per la tipologia dei tatuaggi.

IL MISTERO – Sul caso sono al lavoro gli agenti del commissariato di Polizia di Pozzuoli – diretti dal vicequestore Ludovica Carpino – che durante il sopralluogo sull’arenile non hanno trovato alcun documento né oggi personali riconducili all’uomo rinvenuto morto. Non si esclude che possa trattarsi di uno dei tanti clochard o senzatetto che frequentano l’area dell’ex Convitto delle Monachelle.

 



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