In anteprima a Napoli presso l’Istituto Francese di Napoli (via Crispi, 86), venerdì 29 novembre alle ore 19 durante la serata inaugurale della decima edizione del “Premio Fausto Rossano, “F***ING BOOBS E MANI A TERRA” l’ultimo short film di Paolo Cipolletta, con Lorenzo Sarcinelli e Lucienne Perreca, prodotto da UNCOSO e Equaform con il contributo di Futura Broker Srl e con il patrocinio del Comune di Bacoli.
Presentato dal regista insieme a Gloria Glejieses, psicologa, psicoterapeuta e analista AIPA / IAPP e Raffaele Pinto, professore di Filologia all’Università di Barcellona, per affrontare insieme il tema della salute mentale e delle neurodivergenze su cui verte il film, ambientato nelle splendide zone flegree di Bacoli e Monte di Procida.
In modo disilluso, ironico e credibile due adolescenti affetti dalla sindrome di Tourette si incontrano, entrambi alla loro prima esperienza sentimentale. Imparano a convivere uno con i disturbi dell’altro, lasciandosi risucchiare in un vortice di scontri, crolli, ed empatia, grazie a cui guarderanno al futuro con pragmaticità ed un pizzico di inguaribile magia.
“F***ing boobs e mani a terra” persegue finalità sia formative che informative. Si ritiene che mostrando la vera realtà del disagio psichico attraverso la creazione di storie popolari e normalizzate si possa offrire al pubblico una visione autentica della lotta invisibile che la persona sofferente combatte con se stessa e con il mondo esterno.
Il film ha vinto il premio come “Miglior cortometraggio italiano” al’“AS Film Festival”, ha ottenuto una “Menzione Speciale dalla Giuria” della scuola di cinema Rosselli di Roma, si è aggiudicato il premio come “Miglior Corto” all’“I-fest, festival” in media partnership con Rai Cinema e Siae, e ha avuto una “Menzione d’onore” al “Vision 2030 Winter Edition” a Noto.
Sinossi_ Chiara è una ragazza ventenne affetta dalla sindrome di Tourette ed è in cura presso un centro di terapia cognitivo comportamentale nella speranza di riuscire a dominare i suoi tic e l’insopprimibile desiderio di pronunciare frasi oscene, rigorosamente in lingua inglese.
Luca, invece ha diciannove anni e da un anno è stata diagnosticata anche a lui questa oscura malattia dei tic che si palesa soprattutto con la sua irrefrenabile necessità di mettere le mani a terra, sentire un contatto con il suolo. Un giorno, nella sala d’attesa del centro, si incontrano per la prima volta. Da allora non si perderanno mai di vista. Inizia a poco a poco una conoscenza che matura in una relazione sentimentale che farà scoprire loro barlumi inattesi di felicità a dispetto dell’oscura malattia che li tiene nel buio del loro futuro.
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