Approvato all’unanimità a Palazzo San Giacomo il piano di evacuazione per rischio vulcanico ai Campi Flegrei. Il piano consta di 222 dense pagine, riassunte in un power point di 17, e contempla l’ipotesi di “svuotamento contemporaneo di tutti i quartieri, totalmente o parzialmente nella zona rossa” a partire dalla 13ma ora dopo la dichiarazione dello stato di emergenza.

Il tempo stimato per l’allontanamento è di 48 ore, due giorni dall’inizio dell’emergenza.

I numeri della Zona Rossa

7 comuni e 481.209 abitanti, di cui 286mila per il solo Comune di Napoli, costituiscono la Zona rossa identificata nel piano di evacuazione dai Campi Flegrei. 

Nelle zone del capoluogo partenopeo interessate si censiscono 198.770 auto.

11 i quartieri interessati, 17 le aree di transito assistito con 89 autobus e 356 autisti per coprire l’intero arco delle 24ore. 

Due le modalità con cui le persone dovranno/potranno cercare scampo da una eventuale eruzione nei Campi Flegrei: 

  • assistita, con bus TPL – 571 fermate 29 linee, il 29% delle quali di nuova istituzione;  
  • autonoma, con mezzi propri,

tutto secondo una rigida scaletta, percorsi precisi, uscite dalla città fisse, presidiate dalle forze dell’ordine.

Rischio Vulcanico

In sede di assemblea, è toccato all’assessore Edoardo Cosenza chiarire e ribadire che il Piano non riguarda la crisi bradisismica in corso in questo momento, ma è relativo all’eventuale rischio vulcanico che, al momento, non è reale.

Il documento – spiega una nota del Comune – “è stato redatto con un approccio prudente e prevede una fase di pre-allarme, che può durare mesi o anche anni, durante la quale i cittadini possono andare via autonomamente, e poi una di allarme, con allontanamento obbligatorio, di 72 ore, durante la quale sarà possibile usufruire sia del trasferimento assistito, sia del trasferimento autonomo”.

“La consistenza dei flussi in uscita e delle tempistiche – prosegue la nota – è stata quantificata adottando stime molto cautelative, in modo da poter fronteggiare eventuali imprevisti o emergenze”.

17 le aree di interscambio, 29 le linee autobus, 571 le fermate: questi i numeri del Piano, illustrati dal dirigente del Servizio Protezione Civile.

“Si tratta di un piano di grande complessità che tiene in considerazione la possibilità che i cittadini possano muoversi in modo autonomo o abbiano l’esigenza di trasferimenti assistiti – spiega sempre palazzo San Giacomo – Importante lavoro è stato fatto con ANM nella definizione delle linee, che cercano di ricalcare le tratte convenzionali, con indicazioni chiare contenute nella cartellonistica stradale”.

Percorsi stabiliti e 7 gate

“Dai quartieri – spiega la nota del Comune – i cittadini si muoveranno seguendo percorsi stabiliti che li condurranno verso i sette gate, presenti al Porto, a via Marina e sulla Tangenziale, e da lì verso le regioni gemellate con le diverse aree cittadine”.

Cosenza: “Tangenziale gratis se scatta l’emergenza”

Sull’aspetto della sicurezza della Tangenziale, Cosenza ha chiarito che tutti i lavori in corso in questi mesi sull’intera arteria, viadotti e gallerie comprese, sono finalizzati a renderla antisismica.

Inoltre nella fase di preallarme, durante la quale scatta l’emergenza nazionale, sarà ovviamente garantita la circolazione senza pedaggio.

 

Dopo la relazione dell’assessore Cosenza, il presiedente della commissione Infrastrutture Nino Simeone ha parlato di un “buon lavoro, svolto con competenza da tutti i soggetti coinvolti, e ha ringraziato tutti per un piano operativo finalmente a disposizione della città. Ha ricordato il lavoro svolto in commissione, ora sta all’Amministrazione mettere in piedi una efficace e capillare campagna di comunicazione”:

 

L’assessore Cosenza ha dichiarato l’intenzione della Giunta di prevedere risorse per il servizio di Protezione civile 24 ore su 24 e sottolineato che “la cautela e la prudenza con cui è stato redatto il piano consentirà di realizzare i necessari aggiustamenti, permettendo la corretta evacuazione sia per le persone con disabilità, sia per coloro che vivono presso un indirizzo diverso da quello di residenza”.

 

Dopo l’approvazione di un emendamento presentato dal consigliere Simeone, la delibera è stata approvata alla unanimità.



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