POZZUOLI – Lavori in corso in un Rione Terra fantasma. Il tunnel tangenziale-porto che ha visto la luce dopo anni. Idee e lavori in corso per il porto turistico, la linea di costa. Prysmian che si allarga, getti di asfalto su alcune strade. Monterusciello che vede nascere la foresta urbana, Licola e Toiano ferme al palo. Eventi e spettacoli che tentano di rianimare un commercio in ginocchio. Una piazza della Repubblica che a gennaio potrebbe vedere chiuse quasi tutte le attività commerciali presenti. Ma, soprattutto, una città e una comunità che con orgoglio e resilienza cercano di mettersi alle spalle la più grande crisi sismica della storia che ha lasciato ferite oggi ancora aperte e profonde. La svolta può trovarsi all’orizzonte, alla stessa distanza dall’ennesimo inciampo per una città che troppe volte è cadute e si è rialzata. C’è un sindaco volenteroso e pragmatico, diversi assessori bravi, una comunicazione che affanna e perde occasioni. Ci sono 80mila puteolani che attendono risposte, che sognano la svolta prospettata due anni e mezzo fa. C’è bisogno di un’opposizione comunale credibile, che torni a parlare di Politica mettendo da parte denunce e accessi agli atti, veleni e vendette. È giunto il momento di tornare a parlare di temi, di città, di futuro. C’è bisogno di un’opposizione credibile che possa far crescere una maggioranza acerba e spesso distratta dall’antipolitica. L’ora della svolta è dietro l’angolo, il 2025 può essere l’anno buono.