BACOLI – La regina della canzone italiana non ha certamente bisogno di presentazioni. Parlano da soli i suoi quasi 60 anni (o meglio, come dice lei, 57 ++) di carriera, dalle canzoni di Suor Sorriso fino al recentissimo duetto con Fiorello, tra tour in Italia e nel mondo e un numero incalcolabile di dischi venduti, passando per cinema, televisione e persino scrittura (è del 2020 l’autobiografia “Tra bandiere rosse e acquasantiere” dedicata al marito Osvaldo). L’Usignolo di Cavriago, che si esibirà in concerto questa sera alle 21 a Bacoli in Villa Comunale, nell’ambito della kermesse dedicata alla festa di sant’Anna (di fatto il nome più illustre della manifestazione voluta dal sindaco Josi), ci ha gentilmente concesso la seguente intervista.
Orietta Berti: Artista (con la A maiuscola) e di punta della kermesse. È la sua prima volta a Bacoli? Conosce e/o ha sentito parlare, oltreché del ben noto fenomeno del bradisismo, delle bellezze paesaggistiche e archeologiche dei Campi Flegrei?
A Bacoli penso di essere già stata in concerto, dovrei però chiedere a mio marito Osvaldo… lui ha una memoria formidabile e ricorda tutti i luoghi dove sono stata in concerto (dove siamo stati in concerto) in questi 57 ++ anni di carriera. Sì, le bellezze dei Campi Flegrei, di Bacoli, della Solfatara e di questa terra meravigliosa, piena di storia e di natura, le conosco bene. Questo lavoro mi ha permesso di attraversare l’Italia in lungo e in largo per decenni, scoprendo e conoscendo le meraviglie del nostro paese… e le garantisco che sono un orgoglio per tutti!
Come si articolerà la scaletta del concerto? Dobbiamo aspettarci un mix tra i classici cavalli di battaglia e le hit più recenti? A me personalmente piace molto “Tu sei quello”, che mi ricorda un mantra (Tat Tvam Asi) della filosofia vedanta. Qual è il brano a cui invece lei è più legata tra quelli che saranno proposti stasera?
La scaletta del mio concerto rispecchia il titolo dello spettacolo e del mio ultimo disco “La mia vita è un film” perché racconta (come una antologia) questi miei 57 ++ anni di musica attraverso i brani più rappresentativi, insieme a bellissimi videoclip che ripercorrono tutta la mia vita e la mia carriera, fino alle collaborazioni di oggi con la generazione zeta, con Fedez, Achille Lauro, Manuelito, Fabio Rovazzi e più recentemente con Fiorello in “Una vespa in 2”. Sono legata a tutti i brani che ho in scaletta, perché ognuno rappresenta un momento, una emozione, una storia, un attimo della vita che non è solo mia, ma è quella di tutti noi: è quella del nostro paese. Perché in effetti la vita di ognuno di noi è come un film. “Tu sei quello” fu il mio primo successo nel 1965 e ancora oggi è un brano attualissimo perché la musica di ieri e di oggi può avere differenze nel linguaggio, nei suoni usati, ma non nelle emozioni espresse.
Qual è, a suo avviso, la chiave di un intramontabile successo che abbraccia generazioni diverse? Tra le giovani cantanti italiane di oggi c’è qualcuna che considera sua “erede” o che crede possa avere in qualche modo la sua brillante carriera?
La chiave è sicuramente la curiosità, che è un motore fondamentale per imparare, conoscere… e sperimentare. Poi la personalità, il cercare di essere sé stessi senza voler imitare nessuno e dando il massimo con professionalità. Poi il rispetto per il pubblico e per i collaboratori, cercando di ascoltare chi ha più esperienza e farne tesoro. Ci sono tantissime bravissime cantanti giovani oggi e ognuna ha la sua personalità e il suo percorso da fare… e come nel passato ognuna è unica.
Un invito rivolto ai nostri lettori a non mancare al concerto di stasera…
Vi aspetto tutti a Bacoli il 7 agosto per una bellissima serata insieme. Un abbraccio. Orietta.
Foto: Gianni Brucculeri