POZZUOLI – Paziente con grave crisi respiratoria in attesa per 14 ore al pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli, al freddo e senz’acqua insieme ad altri pazienti in una sala. E’ quanto accaduto venerdì sera, raccontato dalla figlia dell’anziano che ha denunciato l’accaduto al deputato Francesco Borrelli. Quest’ultimo, dal canto suo, ha chiesto spiegazioni alla direzione ospedaliera la quale ha fatto sapere che “è stata espletata una nuova gara e nelle more si troverà rapidamente un modo per fornire l’acqua”.

LA DENUNCIA – “Scrivo per raccontare la mia esperienza al pronto soccorso dell’ospedale La Schiana di Pozzuoli. A causa di una crisi respiratoria grave, venerdì 31 gennaio 2025, ho dovuto portare mio padre, 84 anni, al pronto soccorso dell’ospedale. Siamo arrivati alle 11 circa per uscire all’una di notte, dopo esattamente 14 ore – ha raccontato la donna –  La mia intenzione non è denunciare l’operato dei medici e del personale sanitario, che ritengo per quanto possibile facciano del loro meglio, quanto le condizioni in cui versa la struttura che abbraccia un bacino d’utenza molto vasto. Le allego la foto di dove vengono “parcheggiati” i pazienti in attesa di essere visitati (codici verdi e gialli). In questa sala non sono ammessi i familiari, che potrebbe anche essere un concetto valido, ma capirà che per un familiare abbandonare un parente non autosufficiente così per ore è impensabile! La sala d’attesa per i familiari è posta parecchio distante ed è praticamente inutilizzata poiché tutti cercano di essere nelle immediate vicinanze per prestare assistenza ai malati. Purtroppo il personale non può e non riesce a dare le cure necessarie anche a chi è fuori in attesa. Insomma ci si arrangia come si può e di tanto in tanto ci si affaccia per sorvegliare la situazione e porgere magari un po’ d’acqua. In tutta questa area (inclusa quella dov’è sostavano i malati) regnava un freddo gelido. E’ assolutamente impensabile a mio avviso tenere malati ed anche familiari esposti alla rigide temperature di gennaio!! La cosa che comunque ho trovato realmente scandalosa è che in tutta la struttura esiste un unico bar che chiude intorno alle 16,30. Non esistono macchinette automatiche che erogano bevande calde ma soprattutto acqua! Non essendo, ringraziando Dio, una assidua frequentatrice di questo ospedale, non ero ovviamente a conoscenza di questa situazione a mio avviso allucinante. Mio padre in 14 lunghe ore non ha chiesto altro che un po’ d’acqua, e purtroppo dopo le 16,30 mi è stato impossibile fargliela avere! Pare (vox populi vox dei) che da ben 2 anni la struttura è stata privata di suddette macchinette in quanto la ditta appaltatrice, avesse ottenuto l’appalto per vie non propriamente legali! In sintesi da ben due anni chi ne fa le spese è come sempre l’utenza. La nostra è stata una giornata a dir poco allucinante, costretti per ore al freddo e senza né cibo né acqua. Confido che lei possa intervenire e rendere le condizioni di chi soffre più umane”.



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