MONTE DI PROCIDA – Un tempo, fucina di eventi culturali e gioiose attività per i bambini, oggi i giardini di Villa Matarese si presentano come uno spettacolo desolante di abbandono e incuria. Questa storica struttura di proprietà comunale, circondata da un verde che un tempo era curato e accogliente, è ora il simbolo di un problema che sembra sfuggire al controllo delle autorità locali. Le immagini parlano chiaro: le piante crescono incontrollate, invadendo ogni spazio disponibile e trasformando i giardini in un groviglio di vegetazione selvaggia.

L’ABBANDONO DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE – La mancanza di manutenzione non ha solo un impatto estetico negativo, ma rappresenta anche una vera e propria emergenza dal punto di vista della salute pubblica. Le piante, infatti, stanno favorendo la proliferazione di animali che possono rappresentare un rischio per la cittadinanza. Una porzione dei giardini è stata interdetta per motivi di sicurezza, il che potrebbe spiegare, parzialmente, la mancanza di attenzione nella manutenzione delle aree verdi. Tuttavia, questa situazione non può e non deve essere una giustificazione per l’abbandono totale di un luogo che potrebbe tornare a essere un punto di incontro e un polmone verde per il paese.

BILANCIO ATTIVO – Monte di Procida è nota per avere un bilancio comunale sano, che dovrebbe favorire la manutenzione e la cura degli spazi verdi. La soluzione potrebbe essere la riconsiderazione delle risorse destinate alla manutenzione del verde pubblico, permettendo così ad assessori e dirigenti di svolgere al meglio il loro ruolo. L’incremento di risorse e una migliore pianificazione potrebbero riportare Villa Matarese al suo antico splendore, restituendo alla comunità un luogo dove poter organizzare eventi, accogliere famiglie e far giocare i bambini in sicurezza.

LA RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE – “Villa Matarese, come altri edifici pubblici, non sono attualmente agibili. Villa Matarese, in particolare, è interdetta – afferma l’assessore al decoro urbano Melania Scotto –   per via di uno sprofondamento provocato probabilmente da una perdita d’acqua dell’impianto di irrigazione che potrebbe essere causato da poca manutenzione e disinteresse che poniamo di porre definitivamente fine. Danno appurato attraverso indagini geologiche condotte nel mese di ottobre scorso. Abbiamo quindi stanziato 150 mila euro per la messa in sicurezza dell’edificio, ed i lavori saranno affidati nei prossimi giorni. La più importante dimora storica montese, insieme gli altri edifici pubblici, saranno al centro della nostra azione Amministrativa e contiamo di restituirli alla città già dal prossimo anno”. 



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