POZZUOLI – Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale Riccardo Volpe di Pozzuoli Ora: «Egregio Direttore, mi rivolgo a Lei e alla Sua autorevole testata per denunciare un fatto grave che sta accadendo presso il Comune di Pozzuoli, senza precedenti. In qualità di Consigliere Comunale, ho richiesto più di un mese fa, gli atti relativi alle concessioni demaniali sul litorale di Arcofelice-Lucrino e le licenze urbanistiche riguardanti Licola Mare lato spiaggia. La legge consente infatti a un Consigliere Comunale di richiedere atti e informazioni utili all’espletamento del proprio mandato. La mia richiesta era necessaria poiché il nostro Ente è in fase di redazione sia del nuovo Piano Urbanistico Comunale, sia del Piano delle Aree Demaniali. Gli atti da me richiesti sono fondamentali per permettermi di avere una piena conoscenza del territorio e formulare una proposta sui temi della riqualificazione urbanistica e dell’accesso al mare. Tuttavia, nonostante i numerosi solleciti, il Dirigente preposto mi ha di fatto negato gli atti, giustificando il rifiuto con affermazioni generiche, quali: “il personale della Direzione 5 (tecnico ed amministrativo) è attualmente destinato alle attività connesse alla gestione dell’emergenza post-sismica” (salvo poi trovare il tempo per pubblicare il bando di gara proprio per le spiagge) o affermando che le mie richieste fossero “generiche”.
IL DINIEGO – Questo è palesemente falso, poiché le richieste sono ben circoscritte: licenze dei lidi di Arcofelice-Lucrino e titoli edilizi dei fabbricati in zona lidi di Licola Mare. Inoltre, lo stesso Dirigente (ad onor del vero l’unico che ha creato più volte problemi per le mie richieste di accesso agli atti) ha espresso considerazioni sul mio operato che ritengo non solo molto gravi, ma che travalicano il ruolo per il quale viene lautamente retribuito dalla collettività. Il Dirigente, nero su bianco, ha definito il mio legittimo accesso agli atti come un’“azione pervasiva e continua che sottende un’azione costantemente intimidatoria finalizzata a una passiva acquiescenza da parte degli Uffici alle reiterate e politicamente orientate richieste di documentazione”. Questa affermazione gravissima è stata resa nota anche al Segretario Generale dell’Ente affinché potesse prendere provvedimenti e soprattutto stigmatizzare tale atteggiamento. Pozzuoli ORA è alla sua seconda consiliatura e mai ci siamo trovati di fronte a un tale impedimento del diritto di accesso agli atti da parte di un Dirigente comunale. Per questo motivo, ho invocato l’intervento autorevole di Sua Eccellenza il Prefetto di Napoli, affinché possa intervenire e far rispettare le prerogative per le quali sono stato eletto. La ringrazio per l’attenzione dimostrata».