Da alcuni giorni il bradisismo è tornato a farsi sentire. I campi flegrei hanno ripreso a tremare. Terremoti di bassa magnitudo ma avvertiti nitidamente dalla popolazione. Non sono mancati momenti di panico, con persone che hanno lasciato le rispettive abitazioni per riversarsi in casa. L’Osservatorio vesuviano sta monitorando questi nuovi sciami sismici, dopo un periodo di tregua: “In realtà – spiega il direttore Mauro Di Vito – anche se i terremoti si concentrano in alcune fasce temporali, l’attività del vulcano sta proseguendo con gli stessi ritmi e le stesse modalità nei mesi scorsi. Un ritmo che definirei medio basso. La deformazione del sottosuolo procede da agosto nell’ordine di un centimetro al mese. Anche l’attività idrotermale è sostenuta. Se dovesse proseguire in questo modo non è da escludere che ci possano essere fenomeni sismici con magnitudo più alta”. 

I terremoti potrebbero, quindi, tornare a far registrare magnitudo superiori ai quattro gradi, come nella scorsa primavera. Anche se, rispetto al 2023 c’è una differenza: “Non è escluso, certo – prosegue Di Vito – ma è anche vero che oggi abbiamo un’attività molto più lenta rispetto a maggio. Io sono contrario alla tranquillizzazione degli abitanti. Non perché ci sia un pericolo imminente, ma perché dobbiamo tutti essere consapevoli che c’è un vulcano attivo e quindi le attività di monitoraggio devono proseguire”.  



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