POZZUOLI – Il Presidente dell’Associazione Tecnici e Costruttori, Rossano Ricciardi esprime grande preoccupazione a seguito delle complesse procedure messe in campo dal Comune di Pozzuoli per rispondere alle ordinanze sindacali di sgombero, emanate dopo l’ultimo sciame sismico dello scorso 20 maggio. «Da poche ore sul sito istituzionale del Comune di Pozzuoli è comparso una sorta di vademecum per rispondere alle ordinanze di sgombero: un farraginoso procedimento amministrativo, esempio mirabile di tecno-burocrazia creativa» è quanto fa sapere Rossano Ricciardi che ha ricevuto la segnalazione da numerosi iscritti all’Associazione da lui presieduta «Voglio innanzitutto esprimere la mia solidarietà per questi sfortunati cittadini che al danno del terremoto e di uno sgombero cautelativo, si aggiunge la beffa nel vedersi costretti a produrre una valanga di documenti, oltre al doveroso e consueto Certificato di Cessato Pericolo prodotto da un tecnico abilitato. Abbiamo notizia di una percentuale altissima di sgomberi cautelativi che poggiano su analisi che si sono rivelate del tutto errate, con il risultato che tante famiglie sono fuori dalle loro case inutilmente e dopo questa “complicazione amministrativa” chissà quando potranno ritornarvi. Mi chiedo – aggiunge Ricciardi – come sia possibile che temi così importanti siano trattati senza alcuna condivisione? Come farà il Comune di Pozzuoli dopo aver appesantito burocraticamente tutti i procedimenti in corso, a sostenere le spese di tante famiglie fuori casa? Ed ancora se in una condizione come questa ancora tranquilla il Comune si è gravato da solo di tanta burocrazia, come riuscirà ad affrontare situazioni quando potrebbero esserci veri danni al patrimonio immobiliare privato?»
L’APPELLO – Ricciardi fa appello innanzitutto al Sindaco Luigi Manzoni chiedendogli di istituire un tavolo tecnico tra ordini professionali ed associazioni di categoria «Contatterò immediatamente il Sindaco Manzoni ed i vertici della Protezione Civile Nazionale e Regionale per portare il contributo mio e dei tanti iscritti all’Associazione, che hanno competenze specifiche proprio per gli interventi da attuare, in una vicenda che ha assunto risvolti surreali».