POZZUOLI – Non sono bastati gli appelli alla calma, le rassicurazioni, i consigli della Protezione Civile e gli interventi anti sismici ad attenuare la paura (seppur sacrosanta) di tanti genitori che questa mattina, durante l’intenso sciame sismico che ha colpito Pozzuoli, avevano i propri figli a scuola. Le prime scosse, registrate in concomitanza con l’orario d’inizio delle lezioni, hanno portato all’attivazione dei protocolli di sicurezza, soprattutto negli istituti più vicini all’epicentro di Agnano-Pisciarelli, dove gli studenti sono stati condotti nei cortili, nelle cosiddette “aree di attesa”. Nonostante ciò, però, molti genitori presi dal panico hanno deciso di raggiungere le scuole intasando di conseguenza le strade e creando ingorghi e lunghe code.
LE PROTESTE – Attimi di tensione si sono registrati all’ingresso di alcuni istituti dove i dirigenti scolastici – come da protocollo – dopo aver trasferito gli alunni in cortile avevano fatto chiudere i cancelli per evitare pericolose “fughe” in strada. In alcuni casi ai genitori è stato anche chiesto di attendere la fine dell’orario scolastico per prelevare i propri figli. Richiesta, però, che ha scatenato polemiche e proteste. All’istituto Virgilio una madre è stata immortalata mentre si arrampicava al cancello d’ingresso per chiedere di far uscire la propria figlia. Scene analoghe sono avvenute anche in altri istituti e le immagini e i video sono stati postati sui social.
IL MONITO – Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, che per domani mattina ha convocato tutti i dirigenti scolastici presso gli uffici comunali «Gli istituti scolastici, in caso di evento o di sciame sismico, seguono protocolli codificati, che prevedono che gli allievi si riuniscano nelle aree di attesa fino al termine dell’evento e rientrino in aula alla sua conclusione. – ha specificato Manzoni – Il ritiro anticipato degli alunni minorenni e l’uscita anticipata degli alunni maggiorenni sono consentiti in ogni occasione.»