POZZUOLI – Undici minuti nella finestra delle comunicazioni per riprendersi la scena e la leadership dell’opposizione. Tre i punti del canovaccio: un’innocenza da dimostrare, i motivi del ritorno in consiglio comunale e la coerenza di restare all’opposizione. Il ritorno di Vincenzo Figliolia, dopo otto mesi dalle note vicende giudiziarie, è racchiuso tutto qui. «Questo è un consesso eletto democraticamente dalla città, qui si fa politica e si parla dei problemi dei cittadini. La mia battaglia per la verità la farò in Tribunale» ha tenuto a precisare con pacatezza e un pizzico di tensione l’ex sindaco che è andato subito ai motivi del suo ritorno in consiglio comunale «L’ho fatto per una questione di dignità, quello che è stato fatto per la città nel corso degli ultimi anni mi ha consentito di superare ogni dubbio di riprendere il mio posto in consiglio comunale».

INGIUSTIZIA – Dopo aver ringraziato il presidente del consiglio Mimmo Pennacchio per il discorso con il quale è stato accolto, ha voluto urlare la propria innocenza «Grazie per le parole che ha speso per il mio rientro a nome del consiglio comunale. Ovviamente io sono fra una contraddizione complessa in questo momento: potrei esser un fiume in piena e quindi avrei bisogno di parlare per 12-13 ore, ma ho superato abbondantemente questa fase, quindi sarò sintetico rispetto alle cose che ho desiderio di dire. Come qualcuno mi ha anticipato, per quanto riguarda le altre questioni, beh, diciamo dopo la mia importante esperienza umana e personale sono profondamente convinto dell’ingiustizia subita, ma questo lo dimostrerò in altre sedi.C’è bisogno di mettere a fuoco una serie di falsità e bugie che sono state affermate. Questa è un’altra storia, la mia battaglia non è in questa sede».

“GRANITICA CERTEZZA” – Figliolia è poi passato all’attacco, sottolineando le crepe di un’amministrazione che stenta a decollare, accusata da più parti di non aver portato quel cambiamento tanto sbandierato in campagna elettorale 27 mesi fa «In questo onorevole consesso so bene che molto probabilmente c’era una parte che non si aspettava la fermezza e il percorso che il sottoscritto ha deciso di mantenere, ma fa parte della mia convinzione e fa parte di quello che devo alla città. La granitica certezza di aver sempre svolto la mia funzione pubblica di amministratore nell’esclusivo interesse ella città di Pozzuoli e dei suoi cittadini. Che malgrado tutto, oggi, purtroppo, vedo che anche chi non mi ha sostenuto, non ha sostenuto la coalizione che ho fatto con diversi amici, rappresenta lo stimolo di vincere ogni perplessità e ogni inibizione. In questa prospettiva continuerò ad offrire il mio utile contributo e la mia esperienza alla collettività quale consigliere di opposizione come ho sempre fatto, nella consapevolezza di essere una persona, e questo lo dimostrerò, perbene da un punto di vista morale, politico e istituzionale».

L’OPPOSIZIONE – Infine, dopo aver ringraziato Angelo Lucignano che per diversi mesi lo ha sostituito in consiglio in seguito alla sospensione da parte del Prefetto, ha ribadito con fermezza il suo posto all’opposizione fino alla fine di questa consiliatura. «Vedo che non è cambiato niente in questo consiglio comunale, anzi le cose sono peggiorate. La mi posizione è stata, è e sarà all’opposizione fino alla conclusione di questa consiliatura per il percorso fatto, per coerenza politica e per tutto quello che è accaduto. Io sarà alternativo a questa maggioranza e a questa amministrazione, tra l’altro anche avvertendo gli umori e il clima nella città». Poi la chiosa sulla crisi di METRO che ha definito “uno schiaffo alla città”. «Lei sindaco -ha detto rivolgendosi a Manzoni – che rappresenta una città di 80mila abitanti, deve farsi sentire perché questa città ha ricevuto uno schiaffo».



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