POZZUOLI – Neanche il bradisismo, che è tornato a sconvolgere la vita di noi flegrei, è riuscito a fermare la passione, la professionalità della bravissima regista Rosaria Scotti che insieme agli attori della compagnia “I Senzanome” hanno provato e riprovato  per mesi, per portare in scena “C’era una volta…”. Dal 2015 un successo dopo un altro. In quindici stavolta sul palco del Teatro Troisi di Napoli, due serate conclusesi ieri che hanno mandato in sold out il botteghino. Una strepitosa e accattivante Patrizia Giordano nei panni della perfida Matrigna ha rapito l’attenzione di tutti. Il principe azzurro vestiva i panni di un simpaticissimo Pasquale Tesone, applausoni anche alla tenera Martina Mangiapia nei panni di un insolita Ceneretola; note di merito anche ai Costumi di Susy Garofalo e le coreografie di Gianni Ruggiero per il ballo al palazzo di una Cenerentola, versione “giorni nostri”. Ebbene sì.. Principi e principesse, zucche che si trasformano in carrozze e nani canticchianti pronti ad andare a lavorar…Ci sono favole scolpite nella nostra memoria, i cui sviluppi e finali hanno insegnato al mondo a sognare in un certo modo. Ma se i protagonisti di queste storie non fossero esattamente come ce li hanno raccontati? Se avessero preso scelte diverse? Staremmo ancora inconsciamente aspettando il bacio incantato e gli incantesimi della fata turchina? Questo spettacolo, attraverso una narrazione avvincente e ricca di colpi di scena, ci ha mostrato come un grande classico delle fiabe, visto da un’altra prospettiva, possa portare a sviluppi tragicomici e a un finale inaspettato. Ieri sera abbiamo assistito ad una favola (forse la più conosciuta e raccontata al mondo) capovolta e rivisitata, che ha per sorpreso ed incantato come mai prima d’ora.
«C’era una volta..». Se ce l’avessero raccontata così… Chissà…

 



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