POZZUOLI – In ritardo di oltre un mese, il servizio mensa scolastica fa discutere a Pozzuoli. Numerose sono state in questi giorni le proteste da parte dei genitori degli studenti che brancolano ancora nel buio. Nei giorni scorsi è stato noto l’esito del bando di gara per il quinquennio 2024-2029 indetto dall’amministrazione Manzoni che è stato assegnato alla “Serenissima Ristorazione S.p.a” di Vicenza che l’ha spuntata su altre nove concorrenti.

IL COSTO – All’azienda vicentina, per il servizio di refezione nelle scuole materne della città flegrea, andranno oltre tre milioni di euro, soldi che saranno prelevati dalle casse comunali. Intanto, però, non si conoscono ancora né tempi né modalità per quanto concerne l’inizio della refezione nelle scuole di Pozzuoli nonostante le procedure per l’iscrizione al servizio siano state prorogate dall’Ente fino al 31 luglio scorso.

L’INCHIESTA – Sull’azienda che ha vinto l’appalto a Pozzuoli pendono una serie di vicende giudiziarie. Nel 2023 era finita in un’inchiesta per le presunte irregolarità nelle gare d’appalto per l’assegnazione del servizio di ristorazione negli ospedali del Veneto. Con l’accusa di turbativa d’asta il presidente di “Serenissima Ristorazione” Mario Putin, il figlio Tommaso e l’amministratore delegato Flavio Massimiliano Faggion, ai vertici anche di un’altra ditta del settore, la Euroristorazione, sono finiti a processo. Inoltre l’azienda di recente è stata esclusa dal Ministero dell’Interno dalla gara per l’affidamento del servizio biennale di ristorazione collettiva presso le sedi della polizia di Stato, in seguito a una “valutazione di inaffidabilità”. Dalle verifiche condotte dal Viminale sarebbero emerse delle circostanze tali «da rendere dubbia l’integrità o affidabilità» della società.



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