POZZUOLI – La chiusura del punto vendita “Metro” di Pozzuoli sarà tra i temi all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale. Lo ha annunciato il sindaco Luigi Manzoni dopo aver incontrato una delegazione di dipendenti. Metro Italia ha decretato infatti la chiusura, prevista per il 30 aprile 2025, della Metro Italia Cash and Carry di via Campana. Ben 65 i dipendenti che presto si ritroveranno senza lavoro, oltre a vari collaboratori e ditte di fornitori. «In questo momento storico la chiusura della sede di Metro rappresenterebbe un grave danno per la nostra comunità. Sessantacinque famiglie di giovani dipendenti, con un’età media di 45 anni, a cui vanno aggiunti le lavoratrici e i lavoratori dell’indotto che genera l’azienda. Si arriva a circa 150 famiglie. Non è che pensabile che si ritrovino da un giorno all’altro senza occupazione, con le note difficoltà del mercato del lavoro in Campania e, in generale, al Sud. Farò tutto quanto in mio potere per salvaguardare queste famiglie, queste donne e questi uomini che hanno dato tanto all’azienda, contribuendo in maniera significativa al successo di un’attività che è uno dei fiori all’occhiello dell’imprenditoria italiana e internazionale», fa sapere il primo cittadino di Pozzuoli che in vista del civico consesso chiederà a tutte le forze politiche di appoggiare le istanze dei lavoratori.
“A POZZUOLI IL FATTURATO PIU’ BASSO IN ITALIA” – La proprietà intanto ha rivelato che il punto vendita di via Campana ha registrato il fatturato più basso in Italia e che il costo della locazione non è più sostenibile. Il canone annuale è pari a 2,161 milioni di euro, il doppio di quello pagato per altri punti vendita di stesse dimensioni. Per l’azienda «tutti gli indici economici sono negativi e il mantenimento dell’attività non è più sostenibile». Inoltre la proprietà fa sapere che il punto vendita in via Campana «è inserito in un contesto fortemente competitivo e singolare, caratterizzato da una forte concentrazione di molte insegne ‘cash and carry’, ben più di una ventina». Da qui la decisione di chiudere i battenti la prossima primavera. «Siamo disponibili per gestire gli esuberi del personale a valutare l’adozione di ogni strumento utile, ivi compresi le incentivazioni all’esodo e possibili trasferimenti presso altre sedi disponibili», si legge in una nota trasmessa da Metro Italia che nella giornata del 3 ottobre incontrerà i sindacati in un confronto che si terrà a Roma.
I SINDACATI – «La chiusura è considerata inspiegabile perché Metro Italia, che ha 49 punti vendita e 2 depositi in 16 regioni italiane per il canale FSD (Food Service Distribution) e circa 4.000 dipendenti e 800 fornitori partner presenti sull’intero territorio italiano, gode di ottima salute avendo chiuso il 2022/2023 con un fatturato di 1,97 miliardi di euro (+9,4% rispetto all’anno fiscale precedente) mentre complessivamente il gruppo ha registrato un fatturato di 30,6 miliardi di euro (+2,7%rispetto al 2021/2022). In Campania la Metro Italia ha solo due punti vendita: il più grande a Pozzuoli ed uno più piccolo a Salerno (che adesso rischia la chiusura dato che si profila un disimpegno complessivo dell’azienda dalla Campania)», scrivono i sindacati in una nota.