POZZUOLI – Mercoledì 8, alla Sala Molière diretta da Nando Paone, la prima serata della rassegna di corti indipendenti Cinemagma, giunta alla sua quinta edizione, ha già fatto registrare un promettente sold-out. Anche quest’anno sono stati selezionati dal direttore artistico della kermesse Giuseppe Borrone, storico del cinema, i 16 film finalisti, proiettati ogni mercoledì sera fino al 5 febbraio quando avrà luogo la cerimonia conclusiva di premiazione. Una giuria tecnica, presieduta dal regista Giovanni Dota e costituita dalle attrici Miriam Candurro e Adele Pandolfi, dal montatore Davide Franco e dalla giornalista Ilaria Urbani, decreterà il miglior corto, la miglior attrice (premio intitolato alla memoria di Cetty Sommella), il miglior attore e il miglior montaggio (premio Raimondo Crociani). Al contempo, anche il pubblico in sala è chiamato a esprimere le sue preferenze che sanciranno l’assegnazione di un riconoscimento popolare.

COME PARTECIPARE – L’ingresso è libero previa prenotazione da inoltrare alla mail [email protected]. Alla proiezione dei corti segue un dibattito con alcuni attori, registi e produttori di film in concorso. Nella prima serata sono stati proposti ben tre corti ambientati a Napoli o nei Campi Flegrei (“I fiori sbocciano a Napoli” di Andrea La Puca e Vittoria Mengoni sul tema dell’empatia e dell’accettazione, “Fucking boobs e mani a terra” di Paolo Cipoletta che ha come protagonisti due ragazzi affetti dalla sindrome di Tourette, liberamente ispirato a storie vere, “La giustificazione” di Alex Marano, che si colloca nel contesto di una periferia napoletana negli anni ’90, con giovanissimi interpreti d’eccezione), ai quali si aggiunge “Ho ballato di tutto” di Sarah Narducci. Di seguito l’intervista a Giuseppe Borrone e a Nando Paone, a pochi minuti del debutto della nuova edizione, con riprese di Miriam Lombardo.



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