POZZUOLI – Il comitato “Pozzuoli Sicura” scrive al commissario straordinario per il bradisismo Fulvio Maria Soccodato. Con una lettera a firma del presidente Ciro Di Francia, il comitato che raggruppa numerosi cittadini ha invitato Soccodato a partecipare al prossimo incontro convocato per domenica 6 ottobre, alle ore 10, presso l’Anfiteatro di Pozzuoli.

LA LETTERA«Il Comitato “Pozzuoli Sicura” è stato costituito da un gruppo di cittadini il 4 febbraio di quest’anno in quanto si avvertiva una scarsa informazione, tranne il bollettino settimanale dell’Osservatorio Vesuviano, ed il mancato confronto con i cittadini, dovuta anche all’ indisponibilità dell’Amministrazione Comunale, benchè sollecitata, ed alla sostanziale assenza dei partiti, dei sindacati e delle Associazioni. Ciò giustifica anche il flop della iniziativa di giugno della Protezione Civile ed il distacco tra cittadini ed istituzioni. Solamente giovedì 26 settembre, in occasione dell’incontro con la Protezione Civile, in preparazione della prova di evacuazione che per Pozzuoli è prevista per sabato 12 ottobre, è stato comunicato che nei prossimi giorni sarà firmato il decreto attuativo che stanzia 50 milioni in tre anni tra i tre Comuni per i fabbricati privati e dovrà indicare ripartizione, modulistica e procedure. In questa delicata situazione e con la fortuna di una sostanziale inversione del fenomeno, il Comitato è diventato uno dei riferimenti per i cittadini, per cui il prossimo 6 ottobre, alle ore 10, prima domenica del mese con accesso gratuito nell’Anfiteatro Flavio, avremo un altro incontro con i cittadini, finalizzato anche a sensibilizzare la loro partecipazione alla prova di evacuazione. Sarebbe un segnale positivo e molto apprezzato se la S.V. o un Suo collaboratore potesse partecipare per dare anche informazioni sui progetti che si stanno avviando per scuole, viabilità ed altre strutture pubbliche, quale concreto segale che si prosegue per riconquistare serenità e normalità, pur non trascurando che si vive su un cratere da millenni, per cui la città deve essere resa sicura, rendendo antisismiche le strutture pubbliche e private, tentando di recuperare ritardi
di decenni.»



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