POZZUOLI – «Una presta libertà Nicola, sei sempre il più forte» è la dedica di Luca Formisani a Nicola Vallozzi, 43 anni, detto “o stuort”, capozona del clan Ferro che si trova agli arresti domiciliari. Siamo in via del Mare, a Licola Mare, alla vigilia della festa per la comunione della figlia di Vallozzi. Palco, musica, luci e fuochi d’artificio per una serata trash illegale, una delle tante organizzate dai camorristi che tra Licola, Monterusciello e Rione Toiano ostentando potere e senso di impunità. Nicola ‘o stuort sta scontando 9 anni e 9 mesi di carcere per associazione a delinquere di stampo camorristico: già era ai domiciliari quando fu arrestato nel 2016 durante l’operazione Iron Men che portò in cella altri 45 affiliati ai gruppi della galassia dei Longobardi e Beneduce. E’ da sempre ritenuto uno dei “signori della droga” di Licola mare che ha fatto dello spaccio un affare di famiglia: insieme a lui più volte sono stati arrestati anche il fratello Diego e il padre Salvatore. Secondo i racconti dei pentiti, finiti agli atti dell’inchiesta anti-camorra, nella piazza di spaccio di Licola Mare gestita da Vallozzi con il sostegno di Francesco Andreozzi e Salvatore Sorce, veniva venduto un kg di marijuana ogni dieci giorni, droga che insieme alla cocaina veniva fornita dai fratelli Ferro attraverso Pio Aprea, Giuseppe Carotenuto e Giuseppe Rocco.

LA FESTA – Ma veniamo alla festa andata in scena nella prima decade di maggio. Quella sera tutto era vietato: dalla musica ai fuochi. Ma decine di persone, tra cui molti bambini, affollarono lo stradone principale e una delle traverse di Licola mare dove, sempre abusivamente, erano stati montati i palchi con luci e casse. Almeno due i cantanti che vi hanno preso parte, una donna e il neomelodico Formisani che ha dato il meglio di sé inneggiando il camorrista che si trovava agli arresti domiciliari. Stesse scene già vissute negli anni scorsi per le scarcerazioni di Silvio De Luca e Gennaro Cammino a Monterusciello, che videro Anthony e Giacomo Lauro dedicare parole di apprezzamento per i malavitosi. Pochi giorni dopo la festa trash a Licola mare i fratelli Vallozzi hanno violato i domiciliari andando alla festa organizzata per le comunioni dei rispettivi figli in un ristorante a Licola, passando dai domiciliari al carcere di Poggioreale.

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