LICOLA – «Se non mi dimostra che non state entrando cibo e acqua non posso farvi entrare». Tensione ieri all’ingresso del parco acquatico Acqua Flash a Licola dove i bagnanti, quotidianamente, vengono fermati per i controlli alle borse. In un video realizzato da un cliente che aveva appena acquistato un biglietto si vedono gli addetti alla security chiedere a uomini e donne di fare aprire le borse «perché è un parco privato e il cibo non può entrare». O meglio, si deve comprare all’interno. Una pratica – quella dei controlli a zaini e borse – che non può essere fatta né da guardie giurate né da alcun addetto alla sicurezza, bensì solo ed esclusivamente dalle forze dell’ordine, così come non può essere fatta richiesta di aprire alcunché.
LE TENSIONI – Nonostante ciò, però, gli addetti all’ingresso dell’Acqua Flash, hanno preteso da tutti coloro che erano in possesso di zaini e borse di vedere cosa contenessero all’interno, nonostante le proteste. «Voi non potete vietare il cibo né potete controllare gli zaini» è stata la risposta data da uno dei clienti che si accingeva ad accedere nel parco mentre, nelle vicinanze, ad un altro gli veniva vietato di entrare un contenitore con alcuni pezzetti di frutta (nella foto).