da PozzuoliNews24
“Ero sicuro sin dall’inizio di essere estraneo ai fatti. Ho chiesto più volte di essere ascoltato dal magistrato che non mi ha mai dato la possibilità di farlo. L’archiviazione avviene perché il fatto non costituisce reato, mi sconvolge la semplicità con cui la magistratura indaga e fa uscire notizie, senza rendersi conto dei danni che causa”, dichiara ai nostri microfoni di Pozzuoli News 24 Davide Secone, consigliere di maggioranza del Comune di Quarto, assolto dall’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa tamponi da Covid-19.
“Non ho avuto grandi contraccolpi individuali, per formazione politica e personale, ma penso ai miei coetanei più giovani come avrebbero potuto reagire. Ho subito danni dal punto di vista professionale, sul web come prima notizia usciva ‘consigliere di quarto coinvolto nella truffa tamponi’, per fortuna ora con il diritto all’oblio è stato cancellato. Mi fa rabbia che nessuno mi ha mai voluto parlare, non ho mai saputo per cosa ero indagato, mai avuto un rapporto né con il pm né con i tribunali. Sono felice di smentire tutti coloro che gongolavano dicendo che siamo tutti uguali. Io sono fieramente un comunista e gli imbrogli non ne facciamo, lavoriamo per la comunità”.
Non manca un attacco alla stampa: “Oggi è un sistema che determina e serve a prendere like, sbattere un nome di rilevanza sociale sul territorio, in prima pagina fa gola anche alla stampa, i giornalisti dovrebbero imparare a fare il loro mestiere, tutelare le persone piuttosto che cercare di fare audience”.
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