POZZUOLI – Gestivano le piazze di spaccio di Licola mare all’interno di un apparato criminale costituito dai clan di Marano e Pozzuoli. In manette sono finiti: Diego Vallozzi, 36 anni di Pozzuoli; Aurelio Castellano, 32 anni di Pozzuoli; Sandrino Castellano, 28 anni di Pozzuoli; e Luciano Campus, 37 anni di Giugliano. I quattro sono stati destinatari ieri di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Napoli nei confronti di 19 persone, 12 delle quali sono state condotte in carcere, mentre altre 7 sono finite ai domiciliari. L’indagine che ha portato alla raffica di arresti tra Marano, Giugliano e Licola era partita nel 2019 e due anni dopo aveva fatto scattare un’analoga ordinanza che nel 2021 era stata poi rigettata prima dal Gip e poi dal Riesame. Capitolo chiuso? No. La Procura di Napoli a sua volta ha fatto ricorso in Cassazione che ha accolto la richiesta dando nuovamente efficacia a quell’ordinanza eseguita poi dai carabinieri della compagnia di Marano.

I “PUTEOLANI” – I Castellano insieme a Vallozzi e Campus fanno parte della rete che a Licola da anni gestisce il traffico di sostanze stupefacenti: hashish, marijuana, cocaina, crack e perfino lo shaboo, la droga dello stupro, trovata in un recente blitz proprio a Sandrino Castellano. Poche settimane fa, invece, era finito in manette Diego Vallozzi che insieme al fratello Nicola : i due avevano evaso i domiciliari per partecipare alla festa di comunione dei rispettivi figli fingendo visite mediche presso gli ospedali di Pozzuoli e Giugliano.

GLI ARRESTI – Gli altri arrestati sono quasi tutti di Marano e sono: Pasquale Carbone, Luigi Cesaro, Maurizio Esposito, Gaetano Marrandino, Gennaro Corrado, Marcello Tipaldi, Aniello Zampella, Gennaro Carbone, Raffaele Cerullo, Pasquale Corrado, Luca Gargiulo, Giovanni Montagna, Antonio Pinto, Mirko Russo.



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