POZZUOLI – A Pozzuoli non è dato conoscere quanto percepiscono i consiglieri comunali per le commissioni consiliari e per il tempo trascorso negli uffici di via Tito Livio. Sull’Albo Pretorio, infatti, non vengono più pubblicati i dettagli dei rimborsi che vengono erogati in base ai contratti di lavoro stipulato da ogni singolo consigliere comunale (per chi, ovviamente, ha la fortuna di averne uno). Un caso che, guardandoci intorno, sembra essere tutto puteolano: ad esempio, il vicino comune di Quarto pubblica con regolarità le determine di pagamento dei consiglieri che si fanno rimborsare il tempo speso per l’esercizio delle proprie funzioni.

I RIMBORSI – Ma come si ottiene il rimborso? Semplice: ogni consigliere dipendente presenta le attestazioni di presenza delle ore trascorse presso la sede comunale, le trasferisce al proprio datore di lavoro che a sua volta presenta il conto al comune di Pozzuoli che paga. Quanto? Ed è qui che viene il bello. Il pagamento è in proporzione all’inquadramento: dunque, più alta è la carica ricoperta all’interno dell’azienda, più alto è  lo stipendio e maggiore sarà il rimborso. Esempio: se hai un contratto da 5mila euro con un’azienda, potrai ottenere la stessa cifra. Per i rimborsi la norma contempla anche il tempo di percorrenza dalla sede di lavoro al comune di Pozzuoli e viceversa. Esempio: chi ha un contratto di lavoro con una azienda di Nola, ad esempio, ottiene il rimborso anche per il tempo impiegato per spostarsi da una parte all’altra, nonostante parta (sempre per esempio) da Monterusciello.

L’APPELLO – Tutto nella norma, eccetto forse una tendenza: quella di non far sapere quanto guadagnano e che lavoro fanno i consiglieri votati dai puteolani. Motivo per cui Cronaca Flegrea, che negli ultimi mesi raccolto il dissenso di tanti cittadini che chiedono “trasparenza”, rivolge un appello a tutti i consiglieri comunali: «Visto che il comune di Pozzuoli non pubblica più nulla, diteci voi che lavoro fate, a quanto ammontano i vostri rimborsi, chi è il vostro datore di lavoro e quando siete stati assunti. Tanto cosa avete da nascondere?». Per farlo basta inviare una email a: [email protected]

 



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