Sindaci in allerta, Centri operativi comunali attivati, famiglie che hanno deciso di lasciare le proprie abitazioni. È il risultato di un weekend all’insegna dei terremoti nei campi flegrei. Sono decine le scosse che da sabato hanno disturbato la quiete della popolazione che vive a Ovest di Napoli. Due le più forti, entrambe di magnitudo 3.9, una alle 15.30 di ieri, domenica 16 febbraio, e una dopo la mezzanotte. 

Alcuni cittadini hanno deciso, così, di dormire fuori casa. Qualcuno è rimasto in auto, altri hanno chiesto ospitalità nel PalaTrincone, il palazzetto di Monteruscello allestito per l’accoglienza di eventuali sfollati, già utilizzato durante la crisi di maggio 2024. “Nove famiglie hanno trascorso la notte scorsa nella struttura – ha fatto sapere Luigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli – anche se non c’erano pericoli per le abitazioni. Lo hanno fatto più per timore che per altro. Per stanotte abbiamo un’altra ventina di prenotazioni”. 

Partiti in mattinata anche i controlli nelle strutture scolastiche del Comune puteolano. “In via precauzionale abbiamo predisposto la chiusura delle scuole per oggi – prosegue il primo cittadino – Ma i nostri plessi sono monitorati. Quando avremo il responso delle ispezioni, se non dovessero esserci problemi, domani la frequenza scolastica sarà assicurata”. 

Per Manzoni, al momento, non ci sono motivi per preoccuparsi: “Siamo attenti alla situazione, ma ci fidiamo dei pareri scientifici secondo i quali non ci sono elementi che fanno pensare a eventi più gravi di quanto stiamo vivendo in queste ore. È chiaro che la situazione va monitorata h24. La buona notizia è che è partito l’iter per chiedere i risarcimenti dei danni subiti dai privati per le scosse di maggio”.  



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