POZZUOLI – Sit-in dei lavoratori questa mattina all’ingresso della filiale di Pozzuoli di Metro. I sessantacinque dipendenti a rischio, hanno esposto striscioni e manifestato in maniera pacifica in via Campana. Lo stato di agitazione, che durerà 48 ore, è stato proclamato dalle sigle sindacali Filcams CGIL, Fiscascat CISL, Uiltucs. “Noi non molliamo di un metro” recitava lo striscione affisso ai cancelli dell’azienda. La manifestazione si è svolta in maniera pacifico alla presenza dei poliziotti del commissariato di Pozzuoli.
GLI INCONTRI – Intanto la politica continua a muovere i passi per scongiurare i licenziamenti. Nella giornata di ieri il sindaco Gigi Manzoni e l’assessore alle attività produttive Titti Zazzaro hanno preso parte a un incontro organizzato presso gli uffici della Regione Campania insieme ai rappresentanti dell’azienda, delle istituzioni e dei lavoratori. L’obiettivo è quello di trovare un salvacondotto per l’intero personale dopo la decisione dell’azienda di dismettere, a partire dal 2025, la sede puteolana. «Come ho più volte ribadito dall’inizio di questa vicenda, io e la mia amministrazione siamo disponibili a mettere in campo ogni tipo di aiuto qualora Metro decidesse di non chiudere. Faremo di tutto per evitare che sessantacinque lavoratori finiscano in mezzo a una strada» ha spiegato il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, a margine dell’incontro a cui hanno preso parte il direttore risorse umane di Metro Italia Vanessa Catania, l’assessore alle attività produttive regionale Antonio Marchiello, i rappresentanti sindacali e una delegazione dei lavoratori.
LO SPIRAGLIO – La rappresentante dell’azienda ha ribadito la volontà di chiudere la sede puteolana di Metro, riservandosi ogni decisione sul futuro dei lavoratori. Si tratta di scaffalisti, banconisti, addetti alle vendite e amministrativi che, insieme ad ulteriori 23 figure dell’indotto generato dal gruppo italiano di grande distribuzione, rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. «Accolgo con ottimismo la volontà da parte di Metro di attendere ulteriori venti giorni per decidere quale misura attivare nei confronti dei dipendenti. Da parte nostra ci riserviamo di mettere in atto una serie di proposte che abbiamo in cantiere appena sarà chiara la posizione dell’azienda. La filiera istituzionale si è attivata per tutelare i lavoratori e resto fiduciosa per un esito positivo della vicenda» ha detto l’assessore Titti Zazzaro.