POZZUOLI – Sono trascorsi 8 giorni dalla scossa di magnitudo 4.4 che il 20 maggio ha colpito l’area dei Campi Flegrei, causando alcuni danni agli edifici, in particolare nel Comune di Pozzuoli e marginalmente a Bacoli e in parte del territorio di Napoli. Si tratta del terremoto più forte degli ultimi 40 anni, legato al fenomeno bradisismico che caratterizza quest’area vulcanica attiva. Prosegue l’attività di attento monitoraggio e sorveglianza dello stato del vulcano: in questi ultimi giorni, le reti dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv hanno registrato eventi sismici di bassa magnitudo. Le deformazioni del suolo sono in linea con quanto registrato da metà aprile, con un sollevamento di circa 2cm al mese. La scorsa settimana è stata anche potenziata l’infrastruttura di ricerca e monitoraggio geochimico multiparametrico nella parte sommersa della caldera flegrea, che si estende anche nel Golfo di Pozzuoli.

LE VERIFICHE SUGLI EDIFICI – Il Sistema di protezione civile sta lavorando senza sosta per garantire l’assistenza alla popolazione colpita ed effettuare le verifiche sugli edifici. Nel Comune di Pozzuoli, dove si sono registrati i maggiori effetti della scossa, sono quasi 1.000 i sopralluoghi effettuati sugli edifici privati, sulla base delle richieste pervenute dai cittadini, da parte di squadre di tecnici del Comune, dei Vigili del Fuoco, della Regione Campania, e dell’associazione di volontariato Net Pro, composta da professionisti formati. All’esito di queste prime verifiche, 121 famiglie hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni poiché considerate non agibili, mentre il Comune sta perfezionando i relativi provvedimenti di sgombero. È in corso, da parte dei Vigili del Fuoco, anche l’attività di recupero masserizie negli edifici sgomberati. el Comune di Bacoli sono state evase quasi tutte le richieste di sopralluogo e, al momento, solo in un caso è stato necessario procedere allo sgombero di un edificio. Anche Napoli ha effettuato le necessarie verifiche sugli immobili, non riscontrando criticità.

A MONTERUSCIELLO – Da venerdì pomeriggio, il Palazzetto dello sport-Palatrincone di Monterusciello, già area di accoglienza per la popolazione, è diventato l’hub di riferimento per le attività di censimento di coloro che saranno ospitati nelle strutture alberghiere, poiché non possono restare nelle proprie abitazioni. Negli alberghi messi a disposizione dalla Regione Campania, nell’ambito della Convenzione con Federalberghi, sono già state ospitate 28 famiglie, per un totale di circa 70 persone, mentre prosegue l’attività di assegnazione delle strutture. Diverse famiglie hanno invece deciso di trovare autonomamente una sistemazione alternativa. Nei Comuni colpiti dal terremoto restano a disposizione della cittadinanza le aree di attesa e di accoglienza allestite fin dalle prime ore dopo la scossa.



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