QUARTO – Si consolida la collaborazione tra l’associazione “Bambini senza confini ETS”, presieduta da Fulvio Rino, e il comune di Quarto. Dall’accoglienza nel 2022 dei bambini del Sahara sudoccidentale nell’ Albergo diverso, struttura confiscata alla criminalità organizzata, si è creata una fitta rete di solidarietà con l’Ente e il territorio. La presenza di questi figli del deserto, definiti piccoli ambasciatori di pace ha segnato una tappa importante nell’apertura verso realtà culturali diverse, lontane ma unite da un unico ideale, quello della creazione di un mondo senza barriere. L’associazione non ha come unico scopo quello dell’accoglienza dei piccoli saharawi, perché mira a dare sollievo a qualsiasi forma di disagio infantile, di qualsiasi etnia si tratti.

IL PROGETTO – Avviato il progetto La casa di Adele, fortemente voluto dal sindaco Antonio Sabino, l’associazione non poteva mancare di far sentire la sua presenza. Nella villa, anche questa confiscata alla camorra, saranno ospitate donne con condanne a pene alternative a quelle detentive con figli in tenera età. Da qui è nata l’idea di creare uno spazio ludico che potesse alleviare quanto più possibile la permanenza di questi bambini affinché non vivano in modo traumatico un’esperienza comunque restrittiva della libertà delle loro madri. Sulla stessa onda si è voluto donare all’ AIAS Teresa Baiano, partner del progetto La casa di Adele, un defibrillatore che è stato già installato nella sede diretta da Franca Baiano. Con la dotazione di tale strumento si creeranno condizioni di maggiore sicurezza per gli ospiti di questo Centro. Si ringrazia il dr Gennaro Ismeno per la preziosa consulenza fornita.



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