a cura di Giulia Verdolino, studentessa al quinto anno del liceo Classico, “Pitagora”

POZZUOLI – L’Istituto Statale Pitagora è solito proporre un progetto chiamato “certamen” a tutti i ragazzi con una buona media in latino, perché consiste proprio nel tradurre una versione e in caso di vittoria, si accede a diversi premi. Antonio Lubrano è uno di questi ragazzi, che ha preso parte a quest’organizzazione ben due volte, ed in entrambe è riuscito a raggiungere il podio, la prima volta come terzo e l’ultima come primo. Un’incredibile soddisfazione per lui, per i suoi amici, familiari e ovviamente tutta la scuola. Oggi è qui con noi per farci conoscere la sua incredibile esperienza e per l’occasione risponderà a qualche domanda.

Puoi raccontarci come ti sei avvicinato allo studio del latino e cosa ti ha affascinato di questo mondo?

Per quanto riguarda lo studio della lingua, alle medie non avevo un bellissimo rapporto con questa materia, anzi, non la studiavo per niente ed era una nelle quali andavo pe, rispetto a tutte le altre. Ma quando ho iniziato il liceo e per ironia della sorte scelsi proprio il classico, capì che dovevo mettermi sotto e impegnarmi al massimo. Iniziai a studiarla quasi ossessivamente, non riuscivo a farne a meno. Ma infondo era anche quello che mi affascinava, ovvero, la lingua in sé, le parole, le declinazioni ecc…

Cosa hai provato scoprendo di aver vinto il certamen?

Qui bisogna fare una distinzione, tra il primo e il secondo certamen a cui ho partecipato. Al primo non avevo ancora preso coscienza di cosa fosse realmente il mondo dei certamina, delle gare e delle vittorie. Non mi aspettavo assolutamente di arrivare terzo, invece, quando tornai poi a Nola per la seconda volta, fu un’emozione unica, non sapevo cosa dire, le parole mi morivano in gola; fu un’esperienza che mi ha lasciato profondamente segnato e che non dimenticherò mai.

Qual era il tema della versione che hai tradotto nell’ultimo certamen? È stata interessante?

Il tema del certamen più importante a cui ho partecipato, cioè quello di Alpino, è stato la “pro Archia poeta” di Cicerone, ossia la difesa di un poeta greco che aspirava a divenire cittadino romano. È stata molto interessante ma avrei preferito un’opera politica.

Qual è il prossimo obiettivo che vuoi raggiungere nello studio o più in generale nella vita? E il latino ti accompagnerà?

Tra i miei principali obiettivi c’è sicuramente quello di continuare a studiare lettere classiche e più in generale ad entrare nel mondo della cultura sempre più affondo. E sono sicuro che per tutta la mia vita il latino mi accompagnerà sempre, perché è e sarà una delle componenti più importanti della mia vita a cui davvero sono molto grato.

Se potessi incontrare un autore latino del passato, chi sarebbe e perché?

Qui premetto che sarò molto scontato, perché dico di voler incontrare Cesare, è stata una delle figure più importanti della storia e mi ha sempre affascinato fin da piccolo.

Concludendo auguriamo ad Antonio di perseguire tutti i suoi obiettivi e di arrivare alla fine della sua storia accompagnato dal dizionario di latino!



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