La priorità individuata dal Comune di Napoli per fronteggiare il bradisismo è migliorare la sicurezza degli edifici scolastici nell’area colpita dal fenomeno. Lo ha spiegato il sindaco Gaetano Manfredi, al termine dell’incontro tenutosi oggi a Pozzuoli con il ministro della Protezione civile Nello Musumeci dedicato al programma degli investimenti in programma nell’area a rischio.
“Ci sarà un intervento massiccio sulle scuole, nove comunali e tre della città metropolitana – sintetizza Manfredi – Ma questo primo lotto di interventi prevede anche altre opere significative a Napoli per infrastrutture viarie ed idrauliche, come gli interventi sul sistema fognario, in particolare sul collettore di Agnano”.
A Pozzuoli invece si interverrà anche su infrastrutture di interesse nazionale, come il carcere femminile e l’Accademia aeronautica. Non sono stati però specificati, in nessun caso, i tempi di inizio o completamento dei lavori.
Negli interventi si contempla anche un rafforzamento del pontile di Bagnoli: “Accanto all’utilizzo quotidiano, ludico – ha aggiunto il primo cittadino partenopeo – lo abbiamo messo a disposizione come ulteriore elemento nell’ambito di un piano di evacuazione. Ovviamente speriamo non debba mai servire a questo scopo, ma è opportuno investire anche su una eventuale funzione di emergenza”.
L’intervento del ministro Musumeci
“Sono circa 2mila gli edifici ritenuti particolarmente vulnerabili nella cosiddetta zona rossa. È un tema che affronteremo non appena avremo risolto il problema delle famiglie costrette a lasciare le proprie case”. Così invece ministro per la Protezione civile Nello Musumeci a margine della presentazione del primo programma di interventi per la riqualificazione degli edifici pubblici e la funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali nell’area dei Campi Flegrei.
Musumeci ha proseguito: “Continuare a lavorare sugli obiettivi che sono stati selezionati dal commissario e dalla sua struttura, d’intesa con la Regione Campania e con i Comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli”, chiarendo poi che i tempi del commissario, “che il governo ha scelto proprio per la sua nota concretezza, per il suo pragmatismo, per la sua competenza professionale”, non dovrebbero “superare i 36 mesi”.
“Sono ottimista, questo – ha concluso il ministro – è un tipo di incontro che si riproporà con una frequenza ragionevole, penso ogni sei mesi, proprio perché il territorio possa essere costantemente informato dei progressi che giorno dopo giorno, con l’apertura dei cantieri, si realizzano in questo territorio dove la gente deve recuperare il diritto a una convivenza vigile”.