Tiene banco la vicenda degli sfollati di Bagnoli dopo il terremoto del 13 marzo. Il Comune di Napoli, attraverso l’assessore al Welfare Luca Trapanese, ha chiarito un aspetto controverso della richiesta per ottenere il “Contributo di Autonoma Sistemazione”, mentre è polemica a proposito del fatto che il 30 aprile sarà necessario lasciare gli alberghi in cui le persone che non possono accedere alle loro case si trovano al momento.

Il chiarimento di Trapanese

“Ci è stato segnalato che non è del tutto chiaro il contenuto dell’articolo 6 del D.M., in particolare il punto 6: ‘di non essere assegnatario di un alloggio o sistemato in una struttura ricettiva con oneri a carico della pubblica amministrazione’ – scrive Trapanese – Per fare chiarezza: le persone che attualmente alloggiano in albergo su disposizione dei servizi sociali, a seguito della dichiarazione di inagibilità della propria abitazione, possono comunque fare richiesta del Contributo di Autonoma Sistemazione, anche se si trovano ancora presso la struttura”.

“Una volta riconosciuto il contributo economico, verrà detratta la somma corrispondente ai giorni di permanenza in albergo – aggiunge ancora l’assessore – È fondamentale che tutte le persone in questa situazione presentino al più presto la domanda per il contributo, poiché entro il 30 aprile sarà necessario lasciare gli alberghi. Resto a vostra completa disposizione per qualsiasi chiarimento”.

Il 30 aprile tutti fuori dagli alberghi

Trapanese ha confermato quindi anche il fatto che il 30 aprile sia la deadline designata per la permanenza in albergo. Un problema, per molti bagnolesi, che evidentemente devono trovarsi un posto dove andare in tempi brevissimi e con nessuna azione effettivamente portata aventi dalle istituzioni per calmierare i prezzi degli affitti, come spesso accade in questi casi in ascesa per motivi speculativi. Il commento del consigliere della X Municipalità Diego Civitillo al riguardo punta il dito verso Palazzo San Giacomo. “Peccato che in città e fuori città trovare una casa in affitto a prezzi popolari sia impossibile – scrive Civitillo a proposito del fatto che ora gli sfollati devono trovarsi quanto prima una nuova sistemazione – Peccato che servano garanzie, buste paga, affitti anticipati e utenze. Garanzie e risorse che molti cittadini non hanno. Peccato che negli appartamenti interdetti sia impossibile eseguire traslochi e che quindi si devono trovare appartamenti ammobiliati o comprare mobilio ex novo. Peccato che sia in corso una speculazione sugli affitti nei Comuni esterni la zona cosiddetta cratere (come già denunciato un anno fa a Pozzuoli). Peccato che tra 15 giorni nessuno avrà trovato un appartamento e che molte famiglie, anche numerose, anche con disabili e soggetti fragili, finiranno in mezzo ad una strada”.

L’impegno della cittadinanza

La cittadinanza si sta però coordinando e riunendo per fare pressione sulle istituzioni affinché gli sfollati non vengano lasciati soli. Al momento è stato ottenuto che il Comune allestisca uno “sportello bradisismo” per dare informazioni chiare e precise nella sede della X Municipalità di via Acate, e pare Palazzo San Giacomo si sia impegnato anche per fare richiesta di una lista di case sfitte a prezzi di mercato così da permettere alle famiglie sgomberate di trovare sistemazione sostenibili in termini di prezzo d’affitto.

Nella giornata di domani si parla di un nuovo incontro in Prefettura per parlare con Michele Di Bari della messa in sicurezza degli stabili colpiti dal sisma.

“Il governo – è la nota diffusa da comitati e residenti dell’area – si limita ancora alle briciole consegnate nei precedenti decreti attorniati dalle accuse di abusivismo di chi abita nei Campi Flegrei. Ad un mese dall’evento del 13 marzo non c’è più tempo: abbiamo bisogno di soluzioni concrete per la messa in sicurezza a tappeto degli edifici per vivere in sicurezza nella nostra terra. Per questo domani saremo, come abitanti del territorio riuniti nell’assemblea popolare di Bagnoli e dei Campi Flegrei, alle ore 12.00 in presidio in occasione della presenza del ministro dell’interno a Napoli”.



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