POZZUOLI«Per rilanciare i Campi Flegrei c’è bisogno di partecipazione di tutti i soggetti dei territori: sindaci, artisti di nome nazionale, associazioni culturali provincia e regione per organizzare al meglio i trasporti. Il sito di grande valore storico non è facilmente raggiungibile per una rete dei trasporti da terzo mondo. Il programma non in grado di attrarre turisti che sono sensibili ai grandi nomi. Il direttore del Parco Archeologico vive in un mondo tutto suo». Sono queste le parole dell’ex assessore alla cultura del comune di Pozzuoli, Franco Fumo, che attacca duramente la direzione del Parco Archeologico dei Campi Flegrei. Nel suo mirino sono finiti, in particolare, il cartellone per gli eventi che andranno in scena al Castello Aragonese di Baia e lo scarso coinvolgimento degli altri comuni flegrei, Pozzuoli su tutti, da parte del direttore Fabio Pagano.

L’ATTACCO A JOSI Fumo inoltre non risparmia nemmeno il sindaco di Bacoli, Josi della Ragione, accusato ancora una volta per l’ennesima fuga in avanti «Artisti che collaborano con personaggi di fama internazionale, – prosegue l’ex assessore alla Cultura – intelligenti bravi, innamorati dei nostri territori e questo direttore del parco, senza nemmeno consultare i comuni, le realtà territoriali presenta un programma raffazzonato tutto orientato a valorizzare un sito straordinario che avrebbe bisogno di ben altra programmazione. Non voglio fare nomi ma uno straordinario drammaturgo bacolese un artista puteolano che collabora con uno dei più grandi intellettuali d’ Europa senza menzionare un violinista anch’ esso puteolano che attira spettatori da tutta Italia si dovevano quanto meno contattare. Ho fatto un semplice esempio e magari avrei potuto citare tanti altri artisti. Ciliegina sulla torta – conclude Fumo – il post di Josi, prezzolino ogni minestra, che ha come al solito perso l’ occasione di stare zitto. Non avendo compreso che il brand “Campi Flegrei” ha bisogno di ben altro che magnificare un programma non all’ altezza dell’ enorme potenzialità dei Campi Flegrei».



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